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Le strisce sulle maglie dell'Inter cambiano sempre

E non è per forza un male

Le strisce sulle maglie dell'Inter cambiano sempre E non è per forza un male
Le strisce sulle maglie dell'Inter cambiano sempre E non è per forza un male

Nike lo ha fatto di nuovo. Ancora una volta le strisce verticali nerazzurre sulla Home jersey dell’Inter sono cambiate rispetto alla stagione precedente. E non si tratta della semplice modifica di qualche dettaglio. Qui si tratta di una vero e proprio stacco stilistico. Maglie concettualmente diverse l’una dall’altra. Negli ultimi dieci anni la prima maglia dell’Inter è stata reinterpretata, rivista, riadattata e rivoluzionata. L’ultimo prodotto in ordine cronologico, quello presentato alla vigilia del Mondiale per Club in vista della stagione 2025/26 è caratterizzato da un design in cui le storiche strisce nere e blu sono sapientemente modellate per formare la scritta "INTER", con dettagli in Chlorine Blu. Una maglia dalla fantasia sorprendente, accattivante, che si distanzia completamente da quanto visto nella stagione precedente quando le tradizionali strisce verticali sulla fascia sinistra della maglia si combinavano con una reinterpretazione moderna e dinamica che veniva ripresa anche sui pantaloncini.

Andando indietro nel tempo si trovano altri esempi: nella stagione 2023/24 il tradizionale pattern a strisce verticali era stato abbandonato in favore di una fantasia a pixel ondulata. Nella stagione 2021/22 le strisce addirittura sparirono del tutto, sostituite da una complessa trama a pelle di serpente con due tonalità di blu. La stagione 2020/21 coincise con l'omaggio al tribal pop e quindi con l’introduzione di un pattern a zig-zag, evoluzione di quanto visto nella stagione precedente quando una fascia di strisce diagonali era stata applicata nell'area intorno allo sponsor rompendo il tradizionale schema. Nella stagione 2017/18 Nike optò per strisce verticali in larghezze diverse a richiamo dell’architettura della città di Milano. Una lunga lista di soluzioni alternative che trovano il proprio apice nella fantasia gessata della stagione 2014/15 quando il pattern delle strisce verticali venne reinterpretato con l’introduzione di sottili linee verticali azzurre su fondo nero. I salti temporali in questa ricostruzione sono sempre coincisi con un ritorno al classico schema con strisce verticali parallele l'una all'altra.

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Innovare una prima maglia non è mai semplice. In particolare quando i colori sociali di un club nella cultura generale sono conosciuti e rappresentati seguendo una concezione prestabilita, in questo caso le strisce verticali. Il rischio più grande è quello di offendere i tifosi creando una divisa che dal loro punto di vista non rispetti la storia del club. Il rovescio della medaglia è che senza azzardi, il risultato finale è basico per non dire anonimo e noioso. Nike con l’Inter ha lasciato da parte la monotonia e ha deciso di osare, di rilanciare e di proporre ogni anno lo stesso concept ma con forme e fantasie differenti, provando sempre a rivoluzionare quello che è stato visto la stagione precedente e alzando l’asticella. Il risultato di questa visione porta a dei prodotti che non sempre incontrano l'unanimità di consensi positivi ma che rispecchino fino in fondo la chiara volontà di non cedere alla nostalgia per la prima maglia oppure di affidarsi ad un'estetica retrò mascherata da omaggio alla tradizione. Bisogna guardare avanti prendendo dei rischi su colori e forme e il connubio Nike-Inter è il miglior esempio. Questo non significa rompere con la tradizione, semplicemente creare un nuovo visual in linea con i tempi moderni.