
Tutti gli sportivi che sono co-proprietari di una franchigia MLS Giorgio Chiellini è solo l'ultima della lista
Con un annuncio a sorpresa arrivato nella serata di martedì 8 luglio, Giorgio Chiellini è diventato co-proprietario del Los Angeles FC, la franchigia MLS per cui aveva giocato nell'ultima parte della sua carriera. "Il LAFC ha superato ogni aspettativa - ha scritto Chiellini - : mi ha dato la possibilità di chiudere la mia carriera da giocatore nel migliore dei modi e, subito dopo, di crescere con il mio primo ruolo dirigenziale fuori dal rettangolo di gioco. Proprio per queste ragioni lo scorso anno ho manifestato la volontà di poter acquisire delle quote del club ed oggi finalmente posso annunciarlo a tutti. In questa nuova veste da owner metterò a disposizione della società tutta la mia esperienza e la mia passione, mantenendo ovviamente il mio ruolo e i miei impegni con la Juventus".
Il riferimento alla Juventus è legato al fatto che Chiellini nel settembre 2024 era entrato in società come rappresentante del club nelle relazioni con le istituzioni mentre a giugno è stato ufficialmente nominato Director of Football Strategy. Ora un nuovo ruolo amministrativo come Owner del LAFC, una posizione che l'ex difensore, laureto in Business Administration presso l'Università degli Studi di Torino, condivide con altre 24 persone nell'organigramma della franchigia. I due nomi che spiccano in questo gruppo sono senza dubbio Magic Johnson e Will Ferrell ma in generale il board del LAFC è composto da una serie di personalità che operano in svariati settori, dal mondo del tech all'entertainment passando per dirigenti di altre leghe professionistiche come MLB e NBA. A capo di questa squadra c'è Bennett Rosenthal, l'uomo che nel 2016 ha rilevato le quote ed oggi è Lead Managing Owner della franchigia più ricca di tutta la MLS. Secondo le ultime stime di Forbes, risalenti al gennaio 2025, il LAFC vale 1.28 miliardi di dollari ed è una delle cinque franchigie MLS a superare il miliardo di dollari di valutazione insieme a Inter Miami, LA Galaxy, Atlanta United e New York City FC.
Per quanto il livello del calcio non abbia raggiunto i livelli sperati, come dimostrato dalle prestazioni delle franchigie MLS impegnate al Mondiale per Club dato che due su tre sono state eliminate al primo turno, a livello economico la MLS non ha rivali ed è l'unica che può competere con i ricavi della Premier League. I diritti tv nel 2022 sono stati ceduti a AppleTV con un contratto decennale per un valore complessivo di 2.5 miliardi di dollari. Il contratto con adidas, il fornitore ufficiale delle divise di tutte le squadre, è stato rinnovato nel 2023 sino al 2030 per un totale di 830 milioni di dollari. In generale il valore medio di una franchigia MLS, sempre secondo le stime di Forbes, è 721 milioni di dollari e secondo i calcoli di Sportico, 19 delle 50 squadre di maggior valore al mondo provengono dalla MLS.
Un giro di soldi straordinario che inevitabilmente ha attratto personalità di spicco del mondo dello sport e dello showbiz. Il primo a intuirne le potenzialità fu David Beckham che nel 2007, quando firmò per i Los Angeles Galaxy, inserì nel contratto una clausola speciale per cui avrebbe potuto acquistare una franchigia per soli 25 milioni di dollari. Quella clausola si è poi trasformata nell'Inter Miami, la squadra che grazie all'acquisto di Lionel Messi è diventata il simbolo della MLS nel mondo. Ma la lista non si ferma qui. Matthew McConaughey è co-proprietario dell'Austin FC, James Harden ricopre lo stesso ruolo per gli Houston Dynamo, Patrick Mahomes fa parte della ownership dello Sporting Kansas, Kevin Durant ha delle quote dei Philadelphia Union, Steve Nash è co-owner dei Vancouver Whitecaps mentre Giannis Antetokounmpo e Reese Witherspoon sono minority owner del Nashville Soccer Club.