
Le amichevoli calcistiche più assurde dell’estate 2025 L’offseason dei campionati europei offre eventi sempre più improbabili
Basta qualche scroll su Flashscore e tra i calendari dei top club europei per ricordarsi che le amichevoli estive non sono più quelle di un tempo. Se fino a una quindicina d’anni fa le friendlies di luglio e agosto erano poco più di un rodaggio tra il ritiro e l’inizio del campionato, oggi sono anche - se non soprattutto - vetrine commerciali. Occasioni per espandere la gittata del brand e la presenza in mercati esteri, con il drastico cambio di abitudini che ne consegue, e con il sacrificio di quelle più care ad allenatori e staff tecnici. Il climax graduale nel livello delle avversarie, l’estrazione da contesti simili, la vicinanza geografica e climatica delle trasferte: è tutto passato in secondo piano, sull’altare dei ricavi e del marketing. Ed ecco quindi un nuovo universo di sfide e tournée intercontinentali, derby giocati a migliaia di chilometri da casa, mini-tornei ed esibizioni ai limiti dell’assurdo. Pronti?
Davide vs Golia
Di partite sospette ne stiamo vedendo parecchie in queste settimane, anche se a dirla tutta l’atmosfera era già abbastanza surreale nei primi giorni del Mondiale per Club quando il Bayern Monaco rifilava un imbarazzante (per chi?) 10-0 ai semiprofessionisti neozelandesi dell’Auckland City. Non è stata la goleada in sé a stupire, del resto i punteggi più-che-tennistici non sono nuovi in questo periodo dell’anno, ma il contesto: un confronto impossibile e allo stesso tempo improbabile, con marchio FIFA e visibilità globale, di cui la doppia manita è stata un degno epilogo. Formalmente, però, si trattava di calcio ufficiale.
Nel regno delle amichevoli le sfide super-sbilanciate non mancano, ma una buona parte sembra comunque conservare un senso agli occhi del pubblico. Ad esempio quelle tra club appartenenti allo stesso gruppo, come Palermo-Manchester City, in programma il prossimo 9 agosto per l'Anglo-Palermitan Trophy. Le sgambate in famiglia tra prima squadra e giovanili, una prassi consolidata a Zingonia con l’Atalanta sono un altro esempio; oppure le sfide a selezioni locali dove si svolgono i ritiri, come nel caso della Rappresentativa Valle D'Aosta, sparring-partner di Pisa e dello stesso Palermo. Aspettando poi le mosse del Bayern Monaco che dal 2018 ad oggi ha disputato quattro amichevoli contro il Rottach-Egern, squadra amatoriale del paese in cui ha sede il ritiro estivo dei bavaresi, per un punteggio totale di 84-3. E invece di qualche settimana fa la conferma che non si disputerà la terza edizione del Trofeo Berlusconi tra Milan e Monza dopo la cessione da parte di Finivest del club brianzolo al fondo statunitense Beckett Layne Ventures.
A 27-0 win vs. FC Rottach-Egern! #packmas pic.twitter.com/jHQDQikgKR
— FC Bayern (@FCBayernEN) July 18, 2023
Poi però ci sono altri match di esibizione, sparsi tra luglio e agosto, che sconfinano nel surreale. Sfide tra club ai margini del grande calcio europeo e nazionali del Golfo Persico, selezioni di all-star orientali che sfidano la Premier League, squadre di Bundesliga che volano in Sudamerica per la preparazione, club africani e del Sudest asiatico impegnate in un tour de force per l’Europa. E se nel 2021 Jurgen Klopp chiedeva "che fine ha fatto la cara, vecchia e fondamentale preparazione estiva senza tornei?", ormai la risposta è stata seppellita dal tempo.
Storia, paradossi e assurdità
Uno dei lampi di quest’estate è in calendario il 14 agosto, al Viola Park, dove la Fiorentina ospiterà la Japan University FA, una selezione di studenti nipponici aggregati in tour europeo durante la pausa accademica. Per il club toscano, appena rientrato dall’Inghilterra, dove tra le altre cose affronterà il Manchester United a Old Trafford il 9 agosto, sarà un test "di rodaggio a bassa intensità", come spiegato dal direttore sportivo Daniele Pradè. Per chi assiste, 90 minuti abbastanza incomprensibili.
Se il match di Firenze metterà insieme professionisti e aspiranti tali, la partita che si è giocata in Slovenia lo scorso 16 luglio spinge più in là il paradosso. L’NK Istra 1961, sesta forza dell’ultima HNL (campionato croato), ha affrontato la Nazionale del Bahrein. Il motivo? Secondo i media qatarini, il ct Helio Sousa avrebbe chiesto alla federazione un test europeo prima delle qualificazioni asiatiche, mentre il club balcanico ha chiaramente colto l’occasione per un incasso extra in bassa stagione. Stessa logica applicata a quanto accadrà il prossimo 23 luglio, quando il Metalist 1925 Kharkiv, neopromossa nella prima divisione ucraina, si misurerà tra le montagne austriache con il Qatar di Julen Lopetegui, in piena preparazione per la Gulf Cup. Il salto di continente ci porta a Washington, dove il prossimo 2 agosto la Nazionale dell’Etiopia affronterà il D.C. United. A ideare l’evento è stato Eyob “Joe” Mamo, imprenditore di Addis Abeba e co-owner del club statunitense, che ha plasmato un legacy match dedicato alla più grande diaspora etiope fuori dall’Africa: nell’area District-Maryland-Virginia risiede oltre la metà dei 370mila cittadini censiti negli USA.
Un’altra amichevole carica di storia è andata in scena il 5 luglio a Lurgan, in Irlanda del Nord, fra i padroni di casa del Glenavon FC (team della NIFL Premiership) e i tedeschi dell’FC Erzgebirge Aue (oggi in 3. Liga). La sfida era prevista nei sedicesimi della Coppa dei Campioni 1960/61, ma fu annullata a causa della Guerra Fredda, con le autorità della DDR che vietarono la trasferta in Ulster e la UEFA che assegnò il passaggio del turno a tavolino. Sessantacinque anni dopo le due squadre si sono finalmente incontrate, scambiandosi i gagliardetti originali recuperati dagli archivi.
Tournée assurde e dove trovarle
La geografia delle tournée estive un tempo era semplice: Alto Adige o Val D’Aosta nel caso italiano per chi cercava aria fresca, Stati Uniti o Cina per chi inseguiva nuove fan base. Oggi invece l’itinerario delle amichevoli è molto meno lineare. Nel 2025 il viaggio più vistoso lo firmerà il Barcellona, che dopo sei anni di assenza dal Far East torna in Giappone e Corea del Sud per il Blaugrana Tour - Asia Edition. Il calcio d’inizio sarà a Kobe il 27 luglio, contro il Vissel di Andrés Iniesta, dopodiché si volerà a Seoul per la prima trasferta in Corea del Sud dal 2010 e il 4 agosto si chiuderà a Daegu: una dieci giorni in cui rafforzare il legame con due vasti mercati in cui i catalani contano cinque milioni di tifosi e sei academy di proprietà. Al rientro, andrà in scena al Camp Nou il classico Gamper, con ospite il Como di Cesc Fàbregas, che a sua volta sarà reduce dalla Como Cup, ovvero il quadrangolare che si svolgerà al Sinigaglia con Ajax, Celtic e Al-Ahli.
Se il Barcellona vola a Est per vendere se stesso, il Bayer Leverkusen parte per il Sudamerica con un’idea diversa. I vice-campioni di Germania svolgeranno infatti il proprio ritiro nel centro di Ninho do Urubu, quartier generale del Flamengo. L’aspetto più strano? Una sola partita in agenda, e non contro la prima squadra carioca, ma con il Flamengo Under-20, che ha appena vinto la Libertadores di categoria. Un solo test e fuori dagli schemi: "il modo migliore per svegliarci, contro una squadra giovane, che corre tantissimo e viene da un titolo continentale", secondo il direttore sportivo Simon Rolfes. Il debutto stagionale alla BayArena è invece previsto per il 5 agosto quando i Werkself affronteranno il Pisa di Alberto Gilardino.
Il Newcastle ha scelto invece di iscriversi alla Coupang Play Series, in Corea del Sud. Il 30 luglio aprirà l’evento a Suwon contro Team K League ovvero una selezione dei migliori atleti del campionato locale costruita con votazioni online dei tifosi e regia in stile All-Star Game americano. Qualche giorno dopo, a Seoul, andrà in scena uno strano ma ormai abituale derby britannico tra Newcastle e Tottenham, con gli Spurs alla terza partecipazione all’evento. Come dite? Esatto, l'effetto-Son.
Infine, scavando nel programma calcistico di luglio e agosto, ci sono un paio di tournée degne di nota, che ribaltano i poli calcistici. Il Johor Darul Ta’zim, club della Malaysia Super League, ha piantato le tende in Spagna, per una serie di amichevoli nel raggio di cinquanta chilometri (Murcia, Cardiff City, Levante, Valencia B e altre quattro ancora da rendere pubbliche). In terra olandese, invece, si sta snodando l’estate dei Kaizer Chiefs, squadra sudafricana alle prese con cinque club di Eredivisie (Vitesse, Utrecht, NEC Nijmegen, Zwolle, Twente). Se il calcio voleva ricordarci di essere il gioco globale per eccellenza, ha scelto un modo imprevedibile per farlo.





















































