Lo strano caso della nuova Home jersey dell'Amburgo adidas ha reintrodotto a sorpresa un pattern del 1994

Nei giorni scorsi l'Amburgo ha presentato la nuova Home jersey per la stagione 2025/26. Si tratta della maglia che celebra il ritorno in Bundesliga dell'HSV dopo sette stagioni passate in seconda divisione in seguito alla retrocessione maturata nel 2018, la prima nella storia del club. Non solo, sino a quel momento l'Amburgo era l'unica squadra tedesca a non essere mai retrocessa in 2.Bundesliga e lo stesso club ci teneva a sottolinearlo per mezzo di un orologio piazzato su una delle tribuna del Volksparkstadion, lo stadio di casa, il quale scandiva il tempo che l'Amburgo aveva trascorso in massima divisione. Quel conteggio il 12 maggio 2018, ovvero il giorno della matematica retrocessione, si fermò a 54 anni, 261 giorni, 0 ore, 36 minuti e 2 secondi. L'orologio è stato successivamente smantellato ma nemmeno questo ha facilitato il ritorno dell'Amburgo in massima divisione: sette anni in purgatorio con una serie di fallimenti tragicomici e persino le beffa di assistere alla promozione del St. Pauli, l'altra squadra di Amburgo.

Il 2025 ha segnato finalmente il ritorno in Bundesliga per l'Amburgo e per l'occasione adidas, lo sponsor tecnico, ha realizzato una maglia accattivante caratterizzata da una fantasia geometrica nella parte superiore con una serie di rombi e triangoli che disegnano una sagoma seghettata. Il kit, completato da pantaloncini rossi e calzettoni blu, ha già fatto il suo esordio nel corso delle prime amichevoli stagionali.

Due pattern, una maglia

La stranezza di questa maglia risiede proprio in quella fantasia geometrica che decora la parte frontale. Non tanto per la fantasia in sé quanto per quello che rappresenta. Si tratta infatti di un omaggio al pattern romboidale che adidas introdusse per la Home jersey della Germania ai Mondiali del 1994 e che utilizzò anche per le maglie Home e Away dell'Amburgo nel corso della stagione 1994/95. Quel design rappresentava l'ultimo capitolo della rivoluzione geometrica imposta da adidas all'estetica del calcio, costringendo altri brand a prendere ispirazione, per non dire copiare del tutto. Per cui sorprende che il brand tedesco abbia deciso di sfoderare nuovamente questo pattern per un club come l'Amburgo che, con tutta probabilità, rientra nel tier più basso di adidas.

A dare un senso a questa sorpresa ci sono però dei numeri. Il primo è 18 ovvero gli anni consecutivi di partnership tra adidas e l'Amburgo, una sponsorizzazione nata nel 2007 a cui vanno aggiunti altri 18 anni di relazione vissuti tra il 1978 e il 1995. Oltre trent'anni di collaborazione che di fatto rendono l'Amburgo una della squadre più rappresentative di adidas e già questo aspetto può spiegare la volontà di riproporre un disegno cult per una squadra di nicchia, per lo meno a livello globale, tanto più nella stagione in cui adidas ha reintrodotto il Teamgeist sulle maglie di tutte le sue squadre, Amburgo compreso.

C'è poi un altro numero che spiega il motivo per cui adidas ha particolarmente a cuore l'Amburgo: 126.995, ovvero i soci ufficiali del club. Si tratta di uno dei dati più alti di tutto il calcio tedesco e in generale l'Amburgo è una delle squadre con più seguito in Germania. D'altronde si tratta di una società storica per la Bundesliga avendo vinto sei titoli ma soprattutto la Champions League della stagione 1982/83 battendo in finale ad Atene della Juventus. Il ritorno nella massima serie è la singola storyline più importante di tutto il campionato e serviva qualcosa di grande per celebrare questo aspetto. E allora cosa c'è di meglio che riproporre un design iconico come il Diamond Template? E magari sfruttarlo come teaser in vista di un ritorno su più ampia scala.

Il derby della nostalgia

A prescindere da questi numeri e da queste teorie, è palese che anche questa maglia rappresenti l'ennesima caduta di un brand nella trappola della nostalgia. Un jolly troppo goloso per non essere speso dato che incontrerà inevitabilmente consensi positivi tra i tifosi. Magari meno fra i collezionisti che invece sperano sempre in nuove maglie, fantasie più ricercate e pattern moderni. Ad ogni modo adidas è in buona compagnia dato che PUMA per la Home jersey del St. Pauli ha creato una maglia che riprende il pattern a bander verticali bianche e marroni utilizzato per l'ultima volta come Home jersey nella stagione 2011/12.

Praticamente nel weekend del 30-31 agosto, quando assisteremo al primo derby di Amburgo in Bundesliga dal 16 febbraio 2011, saremo di fronte al derby della nostalgia: da una parte l'Amburgo, una squadra che indosserà una maglia con un pattern ripreso dal 1994 e adattato ad una fantasia introdotta nel 2006, dall'altra parte il St. Pauli ovvero una squadra che indosserà una maglia prodotta da un brand che ha deciso di replicare il pattern introdotto per la prima volta da un altro brand nel 1968 e che prima di questa stagione è già stato ripreso in quattro occasioni diverse da quattro brand differenti.