
On the meaning of contemporaneity, 25 anni di Kappa Kombat Come una muta da surf ha stravolto il design nel calcio
"Contemporaneo": dal tardo latino contemporaneus, composto da cum – insieme – e tempus – tempo. Indica ciò che è o vive nel medesimo tempo.
Trovare il significato del termine "contemporaneo" in un’epoca in cui ciò che è accaduto cinque anni fa è già considerato vecchio, e ciò che sta avvenendo in questo preciso istante potrebbe essere superato nell’arco di pochi minuti, è un compito arduo, non solo per linguisti e filosofi. La tecnologia ha stravolto i concetti di novità e obsolescenza, suggerendo piuttosto la necessità – quasi l’urgenza – di prevedere immediatamente ciò che accadrà dopo, ciò che si trova oltre la siepe, o meglio, oltre il server. La grande ossessione dell’essere umano di immaginare il futuro si è così trasformata in una sfida continua, una missione che scandisce i momenti di gloria dei geni del nostro tempo e della storia. Nel calcio, immaginare il futuro è ancora un’operazione difficile: per fortuna (o forse no), questo sport resta legato da un filo sottile e resistente alla sua versione più primordiale e romantica. Si parla di continuo del "nuovo calcio", che ormai compete con Fortnite e la Kings League; si tenta di modificarlo con nuove regole, di reinventarlo attraverso l’introduzione di competizioni, oppure lo si ripensa esteticamente – ed è proprio l’aspetto visivo a segnare più di ogni altra cosa le epoche. Le maglie, in particolare, hanno il potere di scandire il tempo: vere e proprie cartelle virtuali dove gli appassionati archiviano grandi eventi, vittorie, e calciatori.
Se esiste un momento in cui il design ha cambiato radicalmente l’estetica del calcio, questo è stato Euro 2000. Il torneo giocato tra Belgio e Olanda ha rappresentato forse l’apice dell’estetica del calcio italiano: tutti i più forti giocatori degli ultimi trent’anni erano nel loro momento di massima espressione (il cosiddetto prime). Indimenticabili le fascette che raccoglievano i capelli bagnati di Maldini, Nesta, Cannavaro, e Totti, un attimo prima che il cucchiaio smettesse di essere solo una posata. A definire quel momento più di ogni altra cosa è stata la rivelazione della Kappa Kombat, la maglia indossata dalla Nazionale italiana, che nel 2025 festeggia il suo venticinquesimo anniversario. Un traguardo che, con lo sguardo rivolto al passato, invita a riflettere sul senso stesso della contemporaneità. All’epoca fu vista come un’invenzione stilistica audace; negli anni successivi è diventata un’icona di design solido, protagonista di successi memorabili e parte delle gesta di numerosi campioni. La Kombat ha segnato l’ingresso del product design e della ricerca sui tessuti e sulle forme corporee nel mondo del calcio, rivoluzionandone l’estetica. Quel modello attillato, ispirato alle mute da surf, ha cambiato il calcio attraverso il design, entrando dalla porta di servizio, quasi inosservato, in un’epoca in cui l’attenzione era ancora saldamente rivolta al campo, più che ai kit, alle collezioni o allo sportainment.
Come ogni visione che unisce innovazione e avanguardia, la Kappa Kombat ebbe il merito di essere apprezzata fin da subito da molti appassionati, ma anche di essere percepita da altri come una stranezza, un’anomalia del sistema. E forse è proprio lì il suo valore: nel contrasto tra comprensione e spaesamento, tra visione condivisa e glitch. La Kombat era perfetta per il suo tempo e al tempo stesso proiettata in avanti. Ancora oggi, se osservata con attenzione, appare attuale e innovativa insieme. Ma allora, cosa significa davvero vivere nel medesimo tempo? Le opere geniali non si limitano al loro presente: riescono a essere contemporanee e insieme incompresse, lasciando aperta una finestra interpretativa che si colma solo con il passare degli anni. Così si arriva a una comprensione più profonda dei fenomeni. Euro 2000 e il lavoro di Kappa nel calcio furono una messa in discussione di ciò che esisteva, un modo nuovo di guardare agli atleti e alle regole del gioco con gli occhi del design. Un’anticipazione chiara di quella tendenza che oggi porta designer, brand e club a collaborare, a trasformare le maglie in oggetti culturali, a interrogarsi su cosa significhi davvero essere contemporanei.
Les Vêtements de Football – The Golden Age of Football Jerseys è un progetto firmato nss sports e dedicato all’epoca d’oro delle maglie da calcio.
L'acquisto è disponibile sul nostro e-commerce a questo link.




























































