Anche la maglia del Marocco è introvabile
Com'era facile prevedere visto il numero di tifosi scesi in strada durante questo Mondiale
14 Dicembre 2022
In ogni edizione del Mondiale ci sono maglie destinate a rimanere nella storia, non tanto per la loro estetica, ma per i risultati che sono stati raggiunti con essa. Nella prima edizione invernale della storia questa competizione la maglia che più di tutte verrà ricordata e che ovviamente è una delle più vendute di questa competizione insieme a quelle di Giappone e Messico, è ovviamente quella del Marocco. La nazionale allenata da Walid Regragui sta facendo sognare il Maghreb e un intero continente con un'impresa straordinaria, battendo prima la Spagna e successivamente il Portogallo di Cristiano Ronaldo, raggiungendo la prima storica semifinale in un mondiale per una nazionale africana. Stasera il Marocco affronterà la Francia per una sfida che va oltre il calcio ma che abbraccia anche altri ambiti, dato che la nazione africana è stata un protettorato francese dal 1912 al 1956. E visto il numero di tifosi scesi in strada durante questo Mondiale la maglia non poteva che registrare sold-out, diventando quasi impossibile acquistarla. Ovviamente il brand tedesco ha in programma un restock, in attesa di conoscere se per la prima volta la selezione giocherà la sua prima finale mondiale, cosa che potrebbe far aumentare ancor di più le vendite.
Il Marocco è senza dubbio una delle realtà migliori del calcio africano. Nonostante l'inaspettata eliminazione durante la Coppa d'Africa 2019 ai calci di rigore per mano del Benin, nella rosa dei marocchini sono presenti calciatori di primissimo livello, molti dei quali nati e cresciuti calcisticamente in Europa. La Federazione locale negli ultimi anni ha più volte spinto per candidature importanti, come quella poi scartata per la Coppa del Mondo 2026 (poi assegnata a USA, Canada e Messico) e quella ancora in ballo per l'edizione 2030.
Ma oltre la indiscussa qualità vista nei campi in Qatar, del Marocco non è passata inosservata neanche la maglia da gioco. La scelta di PUMA di riaprire i suoi archivi e realizzare una maglia interamente ispirata a quella indossata nel Mondiale in Francia del 1998 si è rivelata vincente. Come si può infatti ben notare, il brand tedesco ha invertito i colori rosso e verdi delle bandiera ed eliminato il colletto, ma ha mantenuto lo stesso design con una fascia centrale interrotta solo dal logo "The cat". Quella non fu una edizione particolarmente fortunata per il Marocco, che nonostante i quattro punti conquistati non riuscì per un pelo ad accedere alle fasi finali. Ad anni di distanza il Marocco ha raggiunto un traguardo impensabile e chissà che oggi non si possa scrivere un nuovo capitolo di quella che è una vera e propria favola con una maglia che ormai è definitivamente nella storia.