Lo stile di Luciano Spalletti è inimitabile Avete mai visto altri allenatori indossare adidas Copa Mundial?

La Juventus questa sera si prepara a scendere in campo per il quarto turno di Champions League contro lo Sporting Lisbona, in quella che sarà la vera e propria prima uscita ufficiale del nuovo allenatore bianconero, Luciano Spalletti, davanti ai tifosi della Vecchia Signora, dopo la vittoria esterna contro la Cremonese. Proprio nella sua prima partita, l’allenatore toscano ha sfoggiato il nuovo look del club firmato Giorgio Armani - nuovo formalwear partner della Juventus dopo la separazione da Loro Piana - completo di cappotto, che ci offre una chiara idea di come l’estro estetico di Spalletti sarà inevitabilmente oscurato dalle rigide linee guida del club in materia di uniformi. 

È lecito ricordare, a tal proposito, la vigilia della firma di Maurizio Sarri, quando tifosi e appassionati ironizzavano sul fatto che il tecnico toscano avrebbe dovuto abbandonare la sua amata tuta, simbolo dei suoi anni a Napoli. Con Luciano Spalletti, però, questo "shock" non c’è stato: le ultime immagini che avevamo di lui come allenatore risalgono infatti alla sua esperienza sulla panchina della Nazionale Italiana, dove, analogamente a quanto avverrà ora alla Juventus, era tenuto a indossare uniformi molto classiche. Eppure, il Luciano Spalletti del Napoli era tutt’altra cosa: estroso, spesso persino sciatto (più di Sarri, verrebbe da dire), ma anche tremendamente riconoscibile. Merito dei rosari in legno, delle piastrine militari che portava al collo e, soprattutto, delle adidas Copa Mundial sempre presenti ai suoi piedi, sin dai tempi della Sampdoria. Diciamocelo: quanto tempo era passato dall’ultima volta che avevamo visto un allenatore scendere in campo con veri scarpini da calcio? Un dettaglio estetico che solitamente appartiene ai membri dello staff medico o, al massimo, agli allenatori delle categorie minori, molto minori. 

Un dettaglio estetico che, però, la Juventus sembra non avere alcuna intenzione di cancellare. Soltanto qualche giorno fa, infatti, il club ha dedicato un post allo scarpino di Luciano Spalletti. «Le Copa Mundial di adidas sono quelle che ho sempre sognato e me le sono portate dietro: me le hanno messe a disposizione anche loro (la Juventus), ma per timore che non avessero il numero perfetto mi sono portato dietro le mie personali». E allora sappiamo che l’unica cosa autentica che rimarrà di Luciano Spalletti in questa nuova avventura juventina saranno proprio le sue inseparabili Copa Mundial. Oltre, naturalmente, ai suoi sproloqui e ai celebri intercalari durante le interviste.

Che Luciano Spalletti fosse una persona dallo stile singolare, del resto, lo si è sempre saputo. Basta tornare indietro nel tempo per rendersene conto. La sua prima esperienza romana (quella dal 2005 al 2009) è stata il palcoscenico di alcuni dei suoi look più iconici. La capitale ha cercato, con risultati piuttosto goffi, di rendere Luciano un po’ più raffinato, sperimentando abbinamenti discutibili come cappotti color cammello e cravatte argentate. Ma lui è un istintivo, un reazionario: non sa adattarsi a vestiti e cappotti che rischiano di soffocare le sue emozioni. Eccolo allora nella sua versione più autentica: maglia Diadora sopra una camicia bianca, con il colletto che spunta ribelle. Così si è presentato ai festeggiamenti sotto la Curva Sud nella stagione 2005/2006, quella delle undici vittorie consecutive iniziate con il trionfo contro il Chievo Verona, che gli valse perfino la Panchina d’Oro.

Ma prima di raggiungere uno stile quasi zen, perfettamente in sintonia con lo spirito bucolico della sua casa immersa nella campagna fiorentina di Montespertoli, lo stile di Luciano Spalletti ha attraversato diverse fasi - comprese quelle giovanili, in cui, oltre a sfoggiare una folta chioma e un’acconciatura dal filone britpop, indossava anche camicie con le classiche stampe e i pattern tipici degli anni Novanta. Quegli anni sono ormai alle spalle, e Spalletti è oggi sulla panchina della Juventus, dove non avrà nemmeno lo spazio per reinventarsi, ma dovrà accontentarsi delle sole adidas Copa Mundial.