Il calcio negli Stati Uniti passa inevitabilmente per Travis Scott Il top player di uno dei tre Paesi ospitanti del Mondiale 2026

L’iniziativa TOMA ( di street soccer firmato Nike) è proseguita a Miami, una delle città statunitensi in cui il Mondiale 2026 farà inevitabilmente tappa (all’Hard Rock Stadium). Sarebbe bello dire che l’ospite speciale fosse Travis Scott, ma ormai Travis Scott non può più essere considerato tale per Nike: né come "ospite", perché le sue residency sono diventate un habitué, né come speciale, per lo stesso motivo. La sua presenza è diventata ricorrente, perché Nike ha individuato in lui il traino perfetto per accendere l’entusiasmo nel Paese a stelle e strisce a ridosso dell’inizio del torneo più atteso di sempre. Alla fine dei giochi, è proprio questo lo scopo di TOMA: promuovere lo street soccer in contesti urban in attesa del Mondiale: chi meglio di Travis Scott per strappare consensi e sorrisi alla cosiddetta Gen Z? 

La figura di Travis Scott nel mondo dello sport

Avevamo parlato di recente, in questo articolo, dell’impatto che Travis Scott sta avendo sull’industria dello sport, e ci eravamo chiesti anche quanto la sua figura potesse potenzialmente essere al centro della comunicazione del Mondiale 2026. Dalla theme song di WWE Raw, all’invito di Edgar Davids al suo torneo Secreto Maximus durante il ComplexCon, fino al logo sulla maglia del Barça, Travis continua a ridefinire il rapporto tra calcio e musica, anche se difficilmente si potrebbe dire che lo scopo di Nike, nel coinvolgerlo in qualsiasi iniziativa, sia quello di unire due sfere così distanti (che, tra l’altro, non lo sono più). Piuttosto, sembra evidente la volontà di fare leva su una figura catalizzante come quella di Travis, che continua a dimostrarsi estremamente magnetica. 

Nell’ultimo appuntamento di Nike TOMA a Miami, Travis ha praticamente inaugurato anche il rollout di unveiling delle speciali collaborazioni firmate Nike, indossando ai piedi una versione indoor delle Nike Phantom: un modello con doppio Swoosh, tra cui quello caratteristico di Travis posizionato al rovescio, in una tonalità di verde che, tra l’altro, richiama molto le colorazioni super accese delle vecchie Nike Mercurial IV Vapor.

Travis Scott come "filler" per un intero Paese 

Se per il momento abbiamo compreso quanto gli Stati Uniti stiano utilizzando lo street soccer come asset fondamentale per avvicinare le nuove generazioni a uno sport che in questo Paese è ancora alla ricerca di una propria identità, il Mondiale rappresenterà per gli USA una vera e propria data spartiacque per diversi motivi. Sarà una manifestazione sportiva che risponderà a molti interrogativi, tra i quali: il Paese riuscirà a individuare un super talento in cui credere? Le nuove generazioni americane riusciranno ad appassionarsi allo sport (anche) grazie alla presenza di un idolo in cui sperare? Numeri alla mano e sulla carta, ad oggi il talento di maggiore spessore su cui riporre tutte le speranze sembra essere l’unico Capitan America: Christian Pulisic, il calciatore statunitense che più si è affermato nei maggiori campionati europei.

Si può affermare, con un po’ di fantasia, che Travis Scott rappresenti una sorta di showman momentaneo (o di contorno, considerando che le probabilità che le sue apparizioni possano protrarsi fino al Mondiale di questa estate sono molto alte), chiamato a sopperire alla mancanza di una figura sportiva capace di fungere da appiglio, da idolo aspirazionale per le nuove generazioni che in America stanno scoprendo uno sport ancora molto giovane.