L'eredità di Ozzy Osbourne nel mondo dello sport Dall'Aston Villa e la WWE al motivo per cui è amato dai tifosi dei St. Louis Blues

Anche il mondo dello sport ha saluto con tristezza la scomparsa di Ozzy Osbourne. Il leader e fondatore dei Black Sabbath si è spento nella giornata di martedì 22 luglio all’età di 76 anni. Originario di Birmingham, Osbourne non ha mai nascosto il suo tifo per l’Aston Villa diventando anche il volto principale per la campagna di lancio della Home jersey dei Villains per la stagione 2024/25. Quel video non solo presentava la nuova maglia ma di fatto ufficializzava la reunion dei Black Sabbath per un’ultima data, un concerto tenutosi lo scorso 5 luglio al Villa Park che ha coinvolto anche band del calibro di Metallica, Guns N’ Roses, Pantera e Alice in Chains. Un’ultima performance, nel suo stadio di casa, che per milioni di fans resterà l’ultima cartolina del padrino dell’heavy metal.

L’eredità di Ozzy Osbourne nel mondo dello sport ovviamente va oltre il calcio e sconfina nella NFL. Ad esempio Crazy Train, la sua prima hit da solista una volta uscito dai Black Sabbath, per oltre 20 anni è stata utilizzata dai New England Patriots all’ingresso in campo della squadra. Gli arpeggi e gli assoli di Randy Rhoads alla chitarra hanno fatto da colonna sonora alle imprese di Tom Brady e Bill Belichick. L’apice di questa collabo avvenne nel 2005 quando Ozzy Osbourne si esibì sul palco del Gillette Stadium di Foxborough nel giorno della prima partita casalinga dei Patriots.

Un altro legame speciale è quello che lega Osbourne ai St. Louis Blues, franchigia NHL. In questo caso la relazione non si è sviluppata né per una particolare passione per l’hockey o per una canzone trasformata in inno. Più semplicemente, Osbourne, il 15 maggio 1984 ovvero il giorno in cui il Re delle Tenebre venne arrestato a Memphis per ubriachezza molesta, indossava proprio una maglia dei Blues. Una nota blu al centro din una jersey azzurra con dettagli bianchi e gialli ha reso immortale la foto segnaletica di quella notte tanto che divenne materiale da merchandising. Il legame tra i Blues e Osbourne nacque quel giorno e non si è più arrestato, con tanto di messaggio social da parte di Osbourne nel 2019, quando i Blues vinsero la Stanley Cup.

Icona musicale in grado di unire diverse fanbase, era inevitabile che un personaggio come Osbourne attirasse l’attenzione di Vince McMahon. Con la sua personalità larger than life, era fatto su misura per il wrestling e infatti una delle sue prime comparsate avvenne in occasione di WrestleMania 2 nel 1986. Nel novembre 2009, insieme alla moglie Sharon, fu il Guest Host dell’edizione speciale di Monday Night Raw tenutasi a Londra ma più in generale i riff brutali di Tony Iommi, le armonie al basso di Geezer Butler e i colpi di cannone di Bill Ward alla batteria accompagnati dalla voce melodica di Osbourne resero i Black Sabbath una colonna sonora costante della WWE. L’ultima occasione nel 2022 quando l’azienda decise di rinominare un suo pay-per-view da Survivor Series in Survivor Series: WarGames così da celebrare il ritorno di una stipulazione speciale di un match e per questo motivo utilizzò War Pigs come soundtrack del video di lancio. Mettete insieme tutti questi piccoli tasselli e otterrete un quadro più grande che giustifica la decisione della stessa WWE di introdurre Osbourne nella Hall of Fame nel 2021. Rockstar. Icona. Leggenda.