Lorenzo Musetti e la sconfitta più bella degli US Open Non fraintendeteci, per il suo look Bottega Veneta indossato nel derby tutto italiano contro Jannik Sinner

In una New York animata dalle emozioni dello US Open, nella notte Jannik Sinner ha sportivamente sovrastato Lorenzo Musetti, battendolo in tre set a zero. Quello che è stato il primo derby tutto italiano nei quarti di finale dello US Open - e che assicura a Sinner un posto in semifinale - è stato anche, in un certo senso, il primissimo derby della moda nel tennis. Gucci (Sinner) da una parte, Bottega Veneta (Musetti) dall’altra. Se infatti dal Wimbledon 2023 Sinner ci ha abituati ai suoi scenografici ingressi in campo con il borsone Gucci sulle spalle, dall’altra parte Musetti ha iniziato a presentarsi, dall’edizione di Wimbledon di quest’anno, con una giacca firmata Bottega Veneta. Una scelta naturale dopo la sua proclamazione a brand ambassador: Sinner e Musetti sono infatti rispettivamente i primi atleti italiani ambasciatori di Gucci e Bottega Veneta, e il loro talento lascia pensare che lo saranno ancora a lungo.

Sotto la direzione creativa di Louise Trotter, Bottega Veneta aveva incluso Musetti già nella campagna d’esordio, e a Wimbledon il tennista era sceso in campo contro Nikoloz Basilashvili con un capo total white caratterizzato dall’iconico intrecciato, simbolo riconoscibile della maison e perfettamente in linea con le regole del torneo londinese. Ma se Wimbledon impone rigore e total white, lo US Open - privo di dress code restrittivi - concede libertà. E così Bottega Veneta per Musetti ha scelto una giacca nera, perfettamente coordinata con il kit ASICS (maglia, pantaloncini, polsini, scarpe e persino calzini). Sul web in molti non hanno mancato di sottolineare il suo look da Dark Knight.

Ecco perché, a nostro avviso, quella di Lorenzo Musetti contro Jannik Sinner sul cemento dell’Arthur Ashe Stadium resterà una delle sconfitte più dolci della storia recente del tennis italiano.