Anche i calciatori sono nella loro Labubu Era Thuram, Pogba, Alli e De Paul, per ora

Solamente qualche settimana fa, in questo articolo, parlavamo di quanto fosse cambiato, negli ultimi anni, lo stile dei calciatori, i quali si sono inevitabilmente aperti a nuove tendenze e influenze d’oltreoceano, soprattutto sul piano estetico, riflettendole nel loro look e abbigliamento quotidiano. Alcuni di loro, come Marcus Thuram, Hakan Çalhanoğlu, Paul Pogba e Rodrigo De Paul, fanno parte di una categoria che sta sperimentando un nuovo stile. Cosa li accomuna? Tutti hanno pubblicato sui propri canali social uno scatto che li ritrae in compagnia — si fa per dire — di un Labubu: Thuram e De Paul durante la tournée statunitense con i rispettivi club per il Mondiale per Club, mentre Pogba pochi giorni prima di ufficializzare il suo ritorno al calcio professionistico con la maglia del Monaco. A loro si aggiunge anche l’ultimo arrivato, Dele Alli: le vacanze sul lago di Como sono lunghe, e il tempo per dedicarsi a nuove forme di collezionismo non manca. Non a caso, tra gli atleti citati, proprio quest'ultimo è quello con la collezione di Labubu più varia fino ad ora.

Cos'è Labubu? 

Il marchio di peluche ideato dal designer sino-belga Kasing Lung spopola giorno dopo giorno: dai kit di pulizia per mantenerne intatto il manto al nuovo servizio che consente di certificare l’autenticità — una sorta di Certilogo, come per Stone Island — i Labubu stanno diventando una tendenza presa sempre più sul serio. Un oggetto a metà tra un collectible e un charm, perfetto da attaccare alle proprie borse (nelle diverse dimensioni disponibili) o da tenere semplicemente a casa, magari vicino al proprio letto. Diversi calciatori stanno abbracciando uno stile decisamente più raffinato, che si allontana dallo stereotipato guardaroba del classico calciatore.

Hypebeast Era 2.0. 

Anche i calciatori sono nella loro Labubu Era Thuram, Pogba, Alli e De Paul, per ora | Image 571465

La scoperta dei brand scandinavi (Edoardo Bove, Markus Solbakken, Mads Bistrup, solo per citarne alcuni) ha avuto un ruolo importante in questa lenta rivoluzione, ma è anche vero che molti altri calciatori non vogliono, non riescono o semplicemente non si appassionano abbastanza da "piegarsi" a questo cambiamento stilistico. Preferiscono invece arricchire i propri look con un Labubu. Non che faccia scalpore, certo, ma resta piuttosto inusuale vedere un calciatore con un peluche color pastello appeso alla borsa. Possiamo dire, in un certo senso, che si tratta di un trend che scardina la concezione canonica e stereotipata del calciatore? Sicuramente sì. Allo stesso tempo, bisogna anche ammettere che collectables di questo tipo — che sono vere e proprie tendenze — potrebbero inaugurare la strada a una Hypebeast Era 2.0: dai Bearbrick (che però non avevano mai davvero conquistato le strade dello streetstyle in quanto non erano indossabili) fino alle industrial belt di Off-White, Anche i calciatori, nella prima Hypebeast Era, avevano già sfoggiato una miriade di accessori e item eccentrici: l’eccesso era la parola chiave, e si tendeva a non ridurre alcun tipo di capo o volume, come dimostrano le zip-tie presenti sulle The Ten firmate Virgil Abloh.

L’avvento del trend dei Labubu potrebbe rappresentare un messaggio premonitore, una sorta di teasing che ci introduce a un nuovo massimalismo pronto a tornare e a far parlare di sé.