
Tutti i San Siro che non hanno mai preso vita Dalla Cattedrale di Populous allo Stadio Bosco di Boeri
Conto alla rovescia per San Siro, uno stadio destinato alla demolizione dopo la decisione del Consiglio comunale di Milano di cedere l’impianto e le aree circostanti a Milan e Inter per una cifra intorno ai 170 milioni di euro. "Un passo storico e decisivo per il futuro della città" si legge nel comunicato congiunto in cui si sottolinea anche che "i Club guardano con fiducia e responsabilità ai prossimi passaggi dell'iter che li porterà a realizzare un nuovo stadio che soddisfa i più elevati standard internazionali: un impianto di livello mondiale destinato a diventare una nuova icona architettonica per Milano e un simbolo della passione dei tifosi di calcio di tutto il mondo".
Milan e Inter hanno incaricato gli studi di architettura Foster + Partners e MANICA per la progettazione del nuovo stadio. Al momento non esistono rendering o immagini ufficiali, le uniche foto circolate nelle ore successive alla delibera di vendita provengono dal Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali, immagini puramente indicative che non costituiscono elementi progettuali. Ad ogni modo l'idea di partenza è quella di costruire un impianto che secondo le prime indiscrezioni dovrebbe essere da 71500 posti a sedere con inizio dei lavori previsto nel 2027 e inaugurazione nel 2031, in tempo per includere il nuovo stadio di Milano tra gli impianti che ospiteranno gli Europei 2032.
Progetti congiunti
Un nuovo San Siro quindi per Milano, con la sensazione che questa volta si faccia sul serio e che la questione non si trasformi in un nulla di fatto come accaduto in passato. Ad esempio nel settembre 2019 le due squadre tennero una conferenza congiunta per presentare due progetti per un nuovo impianto. Uno, "Gli Anelli di Milano", era firmato da Manica-Cmr Sportium e prevedeva una struttura circolare che richiamava ad esempio al Metropolitano di Madrid in cui due sfere si intrecciavano lungo la parte esterna. Il secondo, "La Cattedrale", era firmato dallo studio di architettura Populous: una struttura rettangolare che riprendeva la stessa filosofia dello stadio Atlantique di Bordeaux e che richiamava ad un museo di arte moderna. I due club scelsero questo come progetto ufficiale ma l’incremento dei costi di realizzazione e i problemi legati alla creazione di aree verdi, uniti alle lungaggini politiche, fecero collassare l'intera pratica prima ancora che si potesse passare a un qualsiasi passaggio ufficiale.
Le proposte del Milan
Non solo progetti congiunti, negli anni Milan e Inter hanno più volte accarezzato l’idea di realizzare uno stadio in autonomia. Nel 2015 il Milan, su spinta dell’allora amministratore delegato Barbara Berlusconi, raggiunse un accordo con Fondazione Fiera Milano per costruire un nuovo stadio in zona Portello con il club rossonero che si sarebbe fatto carico dei costi per tutte le opere di bonifica della zona. L’idea era quella di realizzare uno stadio accanto a Casa Milan, ovvero la sede amministrativa del club, ma alla fine non se ne fece nulla. "Credo siano intervenute molte considerazioni e approfondimenti negativi, per cui immagino che prevarrà il sentimento di affetto che ho io nei confronti di San Siro", dichiarò Silvio Berlusconi per chiudere la vicenda. Così come resta solo sulla carta il progetto più recente di realizzare un nuovo stadio nella zona di San Donato nonostante il club, questa volta sotto la guida dell’attuale proprietario Gerry Cardinale, abbia acquistato formalmente i terreni.
I piani dell'Inter
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Ovviamente anche l’Inter in passato ha vagliato l’opzione di costruire uno stadio che diventasse la casa esclusiva dei nerazzurri senza essere in condivisione con i cugini rossoneri. Nel 2008 l’allora presidente Massimo Moratti commissionò un progetto a Stefano Boeri per uno stadio in zona Bovisa che non superò lo step del disegno su carta ma sempre in quell’anno, complice anche l’assegnazione a Milano di Expo2015, si tornò a parlare con insistenza di un nuovo stadio da realizzare in zona Rho-Fiera. Un impianto polifunzionale sullo stile della Johan Cruijff Arena oppure dell’Allianz Arena che avrebbe dovuto aprire nel 2012/13 e di cui non si vide nemmeno un rendering. Erick Thohir, che succedette a Moratti sia alla presidenza che alla proprietà del club, presentò un piano di ristrutturazione per un San Siro esclusivamente interista, altro progetto che non ha mai superato la fase del comunicato stampa. In tempi più recenti, quando sembrava che Inter e Milan non potessero trovare un accordo per la gestione del nuovo San Siro, i nerazzurri valutarono l’ipotesi di costruire un nuovo stadio alla periferia di Milano prendendo in seria considerazione le aree di Sesto San Giovanni e Rozzano.
Lo Stadio Bosco
Tra i tanti prototipi di stadi ribattezzati come Nuovo San Siro e che non hanno mai visto la luce, quello più particolare lo presentò senza dubbio Stefano Boeri. Dopo la prima joint venture con Massimo Moratti, Boeri realizzò un secondo progetto, questa volta non ad uso esclusivo dell'Inter, in occasione del concorso indetto nel 2019 da Inter e Milan per il nuovo Stadio di Milano. Il progetto era stato battezzato Stadio Bosco e riprendeva il concept del Bosco Verticale ideato dallo stesso architetto. Nel dettagli l'impianto venne progettato per ospitare 5.700 mq di superfici verdi orizzontali di copertura, 7.000 mq di facciate verdi con 3.300 alberi e 56.300 arbusti di 70 specie diverse. Un progetto che oltre a questa visione green prevedeva anche aree commerciali ma che non superò nemmeno la prima selezione, scartato senza troppi rimpianti da Milan e Inter.





























































