
Storia ed estetica delle maglie speciali in Champions League Dal 1992 ad oggi
La storia della Champions League è contraddistinta da momenti iconici, gol straordinari, partite leggendarie e maglie speciali. Nel senso di jersey che brand e società hanno sviluppato affinché venissero indossate esclusivamente in questa competizione, senza che poi venissero riproposte in campionato oppure in qualsiasi altra competizione. Una tradizione che affonda le sue radici a metà degli anni ‘90, in contemporanea con la decisione della UEFA di compiere il rebranding più importante della storia del calcio battezzando la vecchia Coppa dei Campioni con il nome del torneo oggi più conosciuto al mondo.
Il Galatasaray fu una delle prime squadre ad utilizzare una special jersey dedicata alla Champions League quando Umbro, nella stagione 1993/94, realizzò una maglia in tinta unita gialla da vestire nelle notti europee al posto della maglia bicolore giallorossa che la squadra di Istanbul era solita utilizzare in campionato. Quella stessa maglia venne utilizzata anche nel corso della stagione 1994/95, stagione in cui anche il Milan decise di introdurre una maglia speciale per la Champions League: una divisa in tinta unita bianca utilizzata in tutte le partite disputate dai quarti di finale sino alla finale di Atene contro l’Ajax che andava a sostituire sia la classica maglia rossonera che la maglia Away di quella stagione, sempre bianca ma caratterizzata da una barra rossa con rifiniture nere nella parte superiore utilizzata nel corso della fase a gironi e per tutta la stagione in campionato.
Nella stagione 1997/98 anche il Barcellona utilizzò una maglia speciale per la Champions League. Anzi due dato che Kappa, all’epoca sponsor tecnico dei bluagrana, ridisegnò sia la maglia Home che quella Away. La prima maglia, già rivoluzionata in quell’anno dato che era stato abbandonato il classico design a barre verticali, venne ricreata con un sorprendente schema che prevedeva righe più larghe al centro e più sottili ai lati. Un design in parte riproposto anche per la maglia Away arancione, indossata in un’unica occasione nel corso della partita in trasferta contro il PSV. Sempre nel corso di quella stagione si videro delle variazioni sul tema anche dal Manchester United, con una maglia in tinta unita rossa che sostituiva la Home con sfumature e pattern geometrici sulle maniche.
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In generale in questa fase storica le prime maglie speciali erano sempre in linea con i colori sociali oppure con la tradizione di un club. La maglia che cambia i parametri estetici è quella indossata dal Bayern Monaco nella stagione 1998/99: un kit argento con inserti amaranto e colletto in blu navy caratterizzata dalle forme morbide classiche degli anni '90. Nell’immaginario collettivo è rimasta legata alla notte di Barcellona quando il Bayern Monaco perse in finale 2-1 contro il Manchester United incassando i due gol nel corso dei minuti finali. Quella maglia però ebbe il merito di spezzare completamente i canoni estetici dell’epoca spingendo altre squadre a seguire quell’esempio.
Gli esempi dalla Serie A
Il messaggio arrivò forte e chiaro in Italia dove Roma e Lazio, incoraggiate anche dell’esempio dell’Inter che vinse l’edizione 1998 della Coppa UEFA indossando l'iconica maglia a barre orizzontali grigie con finiture azzurre, decisero di indossare maglie speciali in Champions League. Kappa ad esempio per la Roma, cavalcando il successo della Kombat, creò un instant classic: una maglia metà gialla e metà rossa completata da calzoncini e calzettoni blu passata alla storia per due motivi ovvero il Tricolore a ricordare lo Scudetto vinto nella stagione precedente e perché fu la maglia che indossava Daniele De Rossi il giorno della sua prima partita in carriera con la Roma. L’idea di una maglia speciale venne ripresa anche nella stagione successiva con maniche arancioni fosforescenti sul pattern della Home jersey e quando Diadora prese il posto di Kappa come sponsor tecnico, la tradizione di una maglia speciale da utilizzare in Champions venne rispettata anche nel 2004 con due kit, uno nero e uno bianco entrambi con dettagli verdi.
PUMA invece per la Lazio nella stagione 1999/00 ideò una maglia Albiceleste nel senso che introdusse delle bande verticali biancocelesti che nell’immaginario collettivo richiamano immediatamente alla maglia dell’Argentina. Schema riproposto anche nella stagione successiva mentre per la stagione 2001/02 il design venne rivisto con sottilissime righe celesti a decorare una maglia bianca. PUMA non si fermò a quelle che possiamo considerare le prime maglie, ma per le stagioni 2000/01 e 2001/02 realizzò anche delle Away jersey nere rivisitando le maglie viste in campionato. Doveroso citare l’Inter che nella stagione 2004/05 e 2005/06 ripropose la maglia a barre orizzontali con Nike che reinterpretò l'originale design di Umbro, soluzione replicata anche nel corso della stagione 2020/21.
In questo contesto il Napoli merita un capitolo a parte. Sin dal ritorno nella massima competizione europea avvenuto nel 2011, la società di Aurelio De Laurentiis ha sempre riservato qualche sorpresa. Inizialmente si trattava solo di modifiche legate al regolamento, come ad esempio l’eliminazione di una patch sponsor dal fronte, ma successivamente sono state adottate novità estetiche per arricchire le maglie utilizzate in campionato. Nella stagione 2018/19 comparvero dettagli giallo fosforescenti, nella stagione 2018/19 la fasce colorate sulle spalle da bianche diventarono navy blue sulla maglia Home e da azzurre a grigie sulla maglia Away, stessa soluzione adottata anche per la maglia Away della stagione 2022/23.
La lista completa
Una volta sdoganate, le maglie speciali sono diventate un tratto distintivo della Champions League con diversi club che hanno proposto nel corso degli anni jersey apposite per la competizione. Benfica e Liverpool adottarono versioni leggermente modificate delle loro Home jersey con dettagli in oro oppure in bianco. Il Lione nel 2008 si trasformò in una squadra di culto non solo per la presenza in campo di Juninho Pernambucano e Karim Benzema ma anche perché Umbro decise di sviluppare un kit giallo fosforescente. La partnership tra Air Jordan e il PSG nel corso della stagione 2018/19 portò alla creazione di due kit speculari. A questa lista va aggiunto anche il Red Bull Salisburgo che dalla sua prima storica qualificazione alla fase gironi nella stagione 2019/20 ha sempre utilizzato un kit speciale.
Poi ci sono i casi seriali ed è in questo contesto che si inserisce il Bayern Monaco. Dalla già citata maglia argento-amaranto, adidas non ha più smesso di creare quelli che in lingua originale vengono definiti Europapokaltrikot. La lista è lunga: maglie rosse con kit in tinta unita oppure con pantaloncini e calzettoni a spezzare, kit total black con variazioni sul tema a seconda delle fantasie, l’iconico kit amaranto reso immortale da Roy Makaay dato che l’olandese lo indossava la sera in cui segnò il gol più veloce di sempre nella storia della competizione e la maglia bianca col Trefoil indossata nella scorsa stagione nel momento in cui non ha più potuto indossare la maglia Home per questioni regolamentari.
Oppure c’è il caso Borussia Dortmund. La prima maglia speciale venne proposta nel corso della stagione 1997/98, una jersey ovviamente gialla con bande verticali spezzate così da lasciare spazio alla C centrale, logo del main sponsor. Venne anche creata una versione away bianca con barre nere che però non venne mai indossata. Quell’anno il Borussia Dortmund vinse la Champions League e in occasione della finale contro la Juventus indossò una maglia differente introducendo il kit per la stagione successiva. Curiosità nella curiosità: la maglia indossata nella finale di Monaco di Baviera divenne un pezzo da collezione in quanto cambiò il main sponsor da una stagione all’altra.
Il track record delle maglie speciali del Borussia Dortmund non presenta lo stesso volume del Bayern Monaco in quanto i problemi finanziari accusati dal club nei primi anni 2000 non hanno permesso al BVB di qualificarsi con regolarità alla Champions League. La musica è cambiata a partire dal 2011 quando il Borussia è diventato una presenza costante e da quel momento, complice la partnership con PUMA, non ha mai smesso di proporre kit iconici: dalle bande verticali giallonere della stagione 2012/13 alla versione in tinta unita con chiusura del colletto a tre bottoni della stagione 2014/15, dalla maglia giallo fosforescente della stagione 2021/22 in omaggio ai kit degli anni ‘90 alla jersey con pattern geometrico e sfumature nere della stagione 2023/24. Dettagli che rendono unica la Champions League.

































































































