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L'F1core porta la firma di Tommy Hilfiger

Le ultime collezioni del brand spingono verso quella direzione

L'F1core porta la firma di Tommy Hilfiger Le ultime collezioni del brand spingono verso quella direzione

Si può parlare di F1core? Di una tendenza fashion derivante dalla F1 che possa esser riproposta nella vita di tutti i giorni? Probabilmente ancora no, dato che le attenzioni maggiori sono rivolte necessariamente a quanto accade in pista e quindi ad un'estetica legata a casco e tuta. Ma se mai dovesse arrivare quel giorno, quello in cui inizieremo a vestirci come i piloti, allora Tommy Hilfiger è destinato ad essere il capofila di questo movimento. Il brand americano ha una lunga relazione con la F1 e questo connubio è destinato a durare ancora. L’ultima notizia in ordine tempo riguarda la partnership con Cadillac, il marchio automobilistico statunitense sinonimo di auto di lusso che nel 2026 farà il suo esordio nel circus. E sulla vettura che si presenterà in pista ci sarà anche la bandiera rettangolare bianca e rossa, simbolo iconico del brand. Tommy Hilfiger apparirà anche sulle tute dei piloti e curerà la realizzazione dell’abbigliamento per il team, seguendo la scia di quanto sta facendo adidas con Mercedes. Una partnership a stelle e strisce per rinforzare ulteriormente la presenza di F1 negli Stati Uniti.

Ma che Tommy Hilfiger non avesse perso interesse nella F1, nonostante la conclusione del rapporto con Mercedes nato nel 2018, lo si era capito ben prima di questa partnership. Molto banalmente, è in prima fila nel progetto più importante della stagione 2025 ovvero F1, il film diretto da Joseph Kosinski e prodotto da Apple ambientato all’interno del paddock con Brad Pitt tra i protagonisti che uscirà a luglio. Una produzione con cui Liberty Media punta a rafforzare la posizione di F1 nello showbiz dopo il successo di Drive to Survive, superando definitivamente il confine di motorsport per trasformarsi in un intrattenimento che coinvolga il pubblico generalista e generi curiosità. In tutto questo il logo di Tommy Hilfiger compare sulle tute di Expensify APX GP, ovvero la scuderia attorno alla quale si sviluppano le vicende del film. Tuta che Damson Idris, il co-protagonista del film, ha indossato addirittura sul red carpet dell’ultima edizione dei Met Gala insieme ad un casco firmato proprio Tommy Hilfiger e impreziosito da 20000 cristalli Swarovski.

La promozione non è certo finita qua dato che è stata prodotta anche una capsule per il lancio del film che comprende una varsity jacket in pelle vegana, camicie da meccanico con grafiche a tema motociclistico, denim giapponese proposto in versione sartoriale, polo in maglia di merino ma soprattutto una giacca rossa trapuntata per creare un legame diretto con il personaggio interpretato da Idris nel film. Prodotti curati in ogni dettaglio per sottolineare ulteriormente il legame tra Hilfiger e F1, e più in generale tra il fashion e la F1. Oltre al già citato legame tra adidas e Mercedes ci sono altri esempi importanti come ad esempio la collezione di Charles Leclerc per Ferrari oppure la collabo tra McLaren e New Era, senza dimenticare le innumerevoli collaborazioni che Lewis Hamilton ha avuto nel corso della sua carriera.

La F1 sta vivendo un'epoca d'oro, probabilmente è all'apice del suo successo globale. Non solo in termini di pubblico, ma anche di ritorno economico. Questo perché i contratti sono sempre più ricchi, in conseguenza al fatto che ci sono sempre più marchi che fanno a gara per associare il proprio nome a quello della F1. Non solo. A livello estetico e di percezione, la F1 è riuscita a recuperare quella patina glamour che caratterizzava gli anni '70, ma che poi si era gradualmente affievolita. I campioni in pista sono rimasti sia negli anni '80 che negli anni '90, ma è difficile che questo successo si sia poi trasformato in un rapporto diretto con il mondo della moda. Un rapporto che oggi esiste e cresce florido grazie ad una generazione di piloti che non ha paura di esprimere il proprio stile al di fuori della pista. È naturale, quindi, per i brand come Tommy Hilfiger puntare su di loro e una possibile conseguenza è quella di dare vita a un trend, che possa magari nascere sui social media per poi svilupparsi in maniera organica. Allora sì: in quel caso, potremmo parlare di F1core.