Perché lo stadio del Villarreal è completamente giallo? Alla scoperta dell’Estadio de la Cerámica

La prima trasferta della Juventus nella stagione 2025/26 di Champions League arriverà in una città di poco più di 50 mila abitanti della provincia valenciana. È qui che ha sede il Villarreal CF, vero e proprio orgoglio dell’omonimo municipio, con cui ha un legame inscindibile. La sua casa, l’Estadio de la Cerámica, si è recentemente rifatta il look, diventando uno scrigno di colore giallo estremamente affascinante e dalle caratteristiche uniche.

Lo stadio di Villarreal è uno degli impianti più antichi del calcio spagnolo, nonché uno dei pochi a mantenere il medesimo orientamento dalla sua inaugurazione. Quest’ultima risale al 1923, sotto il generico nome di Campo de Villarreal che venne mantenuto per due anni, quando diventò El Madrigal, denominazione presa dagli appezzamenti di terreno su cui fu costruito. Dagli anni '50 in poi la struttura ha subito sostanzialmente un restyling per decennio, dovendosi adeguare ai sensazionali risultati sportivi che hanno visto il club scalare le gerarchie del calcio spagnolo, passando dai campionati regionali minori alla Primera División e a semifinali delle competizioni europee. Nel 2017 il presidente Fernando Roig, uomo che ha cambiato la storia del club, annuncia un nuovo cambio di nome del campo che diventa Estadio de la Cerámica, un omaggio naturale alla tradizione ceramista della città e di tutta la provincia di Castellón, dove sorgono numerose industrie del settore.

Il regalo per il centenario

Il 2022 è però l’anno in cui lo stadio cambia maggiormente volto a livello estetico, un regalo che Roig ha voluto fare per il centenario del club dell’anno seguente. Con una ristrutturazione eseguita in tempo record - meno di 8 mesi dalla conferenza stampa di presentazione - agevolata anche dalla lunga sosta invernale per il Mondiale qatariota, l’opera è costata intorno ai 50 milioni di euro. A colpire in maniera preponderante è l’utilizzo totale del colore giallo, ovvero il colore sociale della squadra, che veste ogni singolo elemento di questo stadio urbano, emergendo notevolmente nel contesto cittadino.

Il gioiello da 23500 posti è stato realizzato dal gruppo IDOM, formato da specialisti che hanno già partecipato alla costruzione del Nuovo San Mamés di Bilbao, al restyling del Monumental del River Plate e all’attuale rifacimento dello Spotify Camp Nou. Partiti con l’idea di rispettare la storicità dell’impianto del cosiddetto sottomarino giallo, hanno saputo aggiornarlo in modo intelligente e riconoscibile. Lo stadio è adesso totalmente avvolto da un tetto e una facciata ventilata gialli, composta da scaglioni in ceramica 120x60 cm ancorati alla struttura esistente grazie ad un complesso sistema metallico.

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Un’autentica coperta che rende onore al soprannome del campo, conosciuto come feudo groguet ovvero giallo in valenciano. Una nuova tribuna è stata aggiunta in un segmento in precedenza vuoto per dare unitarietà alla struttura rettangolare, caratterizzata da travi e pilastri rinforzati da piastre in fibra di carbonio Carboplate. Si aggiungono poi due maxischermi da 300 m², una rinnovata illuminazione sportiva e architettonica LED, che illumina sulla facciata esterna i nomi delle varie aziende di ceramica locali, nonché una sky-cam.

La grada norte

La ciliegina sulla torta è infine la grada norte, l’unica a doppio anello, sorretta da un grande traliccio di metallo e sul cui tetto sono installati 1060 pannelli fotovoltaici disposti su 10 file, utili ad autoalimentare lo stadio. Il secondo anello di quest’impattante gradinata, per la cui costruzione è stata utilizzata la gru più grande di Spagna, è dedicato ai tifosi ospiti che qui godono di una vista dal secondo punto panoramico più alto di Villarreal. Il primato appartiene ancora alla Basilica di San Pascual Baylón, patrono della città la cui immagine è appesa nello spogliatoio di casa. Nel vestuario degli ospiti sono invece installate 13 docce in segno di mala sorte per i rivali, tradizione nata per scherzo ma scaramanticamente mantenuta durante tutte le ristrutturazioni e i ben quattro dislocamenti degli spogliatoi nel corso della storia.

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Le curiosità però non finiscono qui. Ad esempio questo è l’unico stadio di Liga in cui i presidenti delle due squadre che giocano non seguono la partita seduti uno vicino all’altro. Un altro aspetto che lo rende unico rispetto all'intero panorama spagnolo è che le due panchine non si trovano a bordo campo ma sono state incastrate in tribuna, come negli impianti inglesi. Infine non sorprende la tonalità scelta per i seggiolini: giallo. Un colore entrato per caso nella storia del club dato che, secondo la leggenda riportata anche dal Villarreal, nel 1947 il figlio del presidente andò a Valencia per comprare delle nuove divise bianche ovvero il colore sociale del club all'epoca ma il proprietario del negozio aveva a disposizione solo maglie gialle. Un inconveniente che ha permesso al Villarreal di creare una proprio connotazione estetica dando vita al mito del Submarino Amarillo.