Massimo Osti Studio sta investendo nel running La nuova collezione è in collaborazione con District Vision
L’estetica ipertecnologica del running accoglie una nuova collezione, nata da una visione di Massimo Osti Studio, in grado di fondere estetica e funzionalità. Massimo Osti Studio, brand premium di sportswear fondato sull'eredità culturale e di design del rivoluzionario designer italiano, ha collaborato con District Vision, brand con base in California specializzato in occhiali e abbigliamento sportivi all’avanguardia. Due realtà teoricamente distanti ma totalmente complementari in virtù delle rispettive filosofie. La capacità di rivisitare tecnologie tessili-industriali e di mettere in dialogo elementi opposti è ciò che ha messo in contatto Massimo Osti Studio con l’expertise radicata nella performance sportiva e nell’impiego di tecnologie di livello medicale che rappresenta la cifra stilistica di District Vision.
Stile e funzionalità
Il risultato è una collezione che unisce ricerca tecnica ed estetica minimalista, con un’attitudine sperimentale e trasversale. Il Chapter tra Massimo Osti Studio e District Vision comprende un paio di occhiali da sole in titanio di derivazione aerospaziale, caratterizzati da un'elevata leggerezza e resistenza, una giacca in Pertex® ultraleggera, semi-trasparente e packable e una t-shirt grafica in cotone ring-spun. Una serie di capi altamente leggeri, essenziali e funzionali che si inseriscono perfettamente nella costante ricerca della performance che anima il mondo del running e che allo stesso tempo disegna una nuova frontiera dello sviluppo tecnologico.
A prescindere da questa collezione, se avessimo voluto immaginare l'estetica di un running club legato al Massimo Osti Studio, lo avremmo pensato proprio così. Non si deroga dallo stile, dall'eleganza e dall'innovazione. Tutti elementi questi che non devono coesistere a discapito della funzionalità, il cardine delle produzione di Massimo Osti. Le lenti Goggle, d'altronde, oggi sono il simbolo di C.P. Company ma nacquero con uno scopo ben preciso, permettere ai piloti della 1000 Miglia di proteggersi dalla polvere. Allo stesso modo, l'immagine di un running club griffata con la sigla MO restituirebbe immediatamente la stessa impressione di praticità, utilità e comodità ma con classe e ricercatezza.
Rivoluzionare la scena
Come ogni collezione firmata Massimo Osti Studio, anche questa linea prende ispirazione da alcuni prototipi disegnati e prodotti da Massimo Osti. Ce lo aveva confermato il figlio Lorenzo, presidente di C.P. Company e ovviamente di Massimo Osti Studio, che in occasione della nostra visita al Massimo Osti Archive a Bologna ci aveva mostrato due windbreaker che sono servite da modello per la giacca ultraleggera prodotta con District Vision. Due capi che mostrano con orgoglio i segni del tempo ma che allo stesso tempo sono ancora in grado di restituire una forte sensazione di ricerca, sviluppo e sperimentazione ma anche stile ed eleganza applicata allo sportswear. Una linea di pensiero che da sempre ha contraddistinto C.P. Company e che oggi viene applicata con massima dedizione alle nuove collezioni di Massimo Osti Studio, confermando il trend per cui il running sia diventato il nuovo streetwear.
Massimo Osti è stato un pioniere dello sportswear, una figura in grado di influenzare l'estetica agonistica e casual di diversi sport. È accaduto con lo sci, è accaduto con il motorsport, è accaduto con il calcio grazie all'associazione di C.P. Company e Stone Island con l'universo hooligans prima ed ora con lo stile degli allenatori in panchina. Ora questa capacità di distruggere le convenzione e introdurre nuovi elementi estetici può invadere il mondo del running grazie al figlio Lorenzo, che dal padre ha ereditato una visione d'orizzonte senza confini unita a quello spirito di avventura e sperimentazione necessari per rivoluzionare la scena.
