
Cos'ha di speciale la maglia rosa della Juventus? La Away 2015/16 è ancora oggi una delle più apprezzate degli ultimi anni
Mi piace immaginare i calciatori, prima dei loro allenamenti in sala pesi, mentre rimangono pensosi davanti al proprio guardaroba a scegliere cosa indossare per andare in palestra. E alla fine, quasi senza pensarci, la scelta cade su una maglia della Juventus. Era già successo con Mesut Özil, immortalato ad allenarsi con la Home 2018/19 della Juventus, e ora è il turno del terzino sinistro dell’Arsenal, Myles Lewis-Skelly, che ha optato per una soluzione più scontata ma che, sin dal giorno dell’uscita, mette d’accordo praticamente tutti: la versione Away della stagione 2015/16, con tanto di numero e nome sulla schiena di Paul Pogba. Una maglia rosa semplice, caratterizzata da una banda bianca centrale attraversata da una sottile linea rossa; un design essenziale, ma capace di diventare iconico.
Una maglia che non solo è stata indossata da numerose celebrity ed è stata al centro di partnership importanti, ma che dimostra anche come tifosi e appassionati sappiano apprezzare una divisa non soltanto per il suo lato estetico, ma anche per ciò che rappresenta. E la stagione 2015/16 rappresenta molto: è quella della rimonta scudetto, della consolidazione della BBC, del treble nazionale e, soprattutto, dell’eccentricità di Paul Pogba e dell’esplosione di Paulo Dybala.
Storia del colore rosa
C’è un altro motivo per cui le maglie rosa della Juventus - rare ma sempre significative - suscitano tanto fascino. Dal 2003/04, infatti, quella del 2015/16 è di fatto l’unica vera maglia rosa utilizzata con continuità, fatta eccezione per la cosiddetta Hello Kitty del 2012/13, che fece inorridire molti tifosi (forse anche per colpa di uno sponsor troppo ingombrante, Balocco). Ma il colore rosa appartiene alla storia della Juventus fin dal giorno zero: le prime divise della squadra, a inizio Novecento, erano proprio rosa con cravattino nero. E il legame è stato celebrato anche l’8 settembre 2011, quando la Juventus inaugurò lo Juventus Stadium invitando il Notts County, il club che più di un secolo prima aveva inconsapevolmente contribuito all’adozione del bianconero. Eppure, ciò che fece notizia quella sera non fu tanto il primo gol di Luca Toni nello stadio nuovo, quanto la sensazione che la Juve stesse finalmente legittimando un rapporto centenario con il club inglese: alla fine dell’Ottocento il colore sociale della Juventus era il rosa, perché i tessuti di quella tonalità erano i più facilmente reperibili per il club. In seguito, alla ricerca di una divisa più duratura - dopo aver constatato che il rosa tendeva a scolorire rapidamente - la società decise di abbandonarlo. L’inglese John Savage, membro del club, si rivolse allora a un amico di Nottingham, che gli spedì delle maglie a righe bianconere, i colori della squadra inglese Notts County.
La maglia Away 2015/16
Come già detto, la maglia Away 2015/16 è una delle più apprezzate della recentissima storia bianconera, quantomeno tra quelle dell’ultimo decennio. Uno dei meriti della sua crescente fama va attribuito alla collaborazione tra Humanrace (il brand fondato da Pharrell Williams) e la Juventus, che fu uno dei club selezionati per prendere parte alla linea adidas 2020 Humanrace Football Jerseys. Quel momento generò un interesse generale per quel kit: Lil Peep, Rihanna, Drake e anche Jonah Hill la indossarono, lasciandoci alcuni dei primi documenti storici di ciò che, qualche anno più tardi, avremmo iniziato a chiamare blokecore. Inoltre, contribuirono a rendere quella maglia davvero iconica e ricercata ancora oggi, come dimostra anche il caso di Myles Lewis-Skelly - e se proprio vogliamo, è veramente fuori dal comune vedere un giocatore di un top club europeo (l'Arsenal, in questo caso) indossare una maglia di un club come la Juventus.
Il ritorno della maglia rosa
Se i classici portali specializzati in leak hanno già parlato più e più volte di un ritorno del colore rosa sulla versione Third della juventus nella stagione 2026/27, c'è anche da dire che sarebbe pronta per un ritorno su un territorio già ben coltivato: un report del 2024 curato da Fanatics ha confermato che la jersey casalinga dell'Inter Miami - uno dei pochi club a giocare con una maglia di casa di quella tonalità - è la più venduta del 2024 tra quelle delle squadre che militano in MLS - soprattutto grazie a Lionel Messi. Ovunque giochi l'Inter Miami, sia in casa che in trasferta, sugli spalti ci si imbatte in centinaia di jersey numero 10 con il nome di Messi.
E poi il caso più recente, ovvero quello della maglia Away della Germania indossata dalla Nazionale agli Europei del 2024, che divenne la maglia da trasferta ad andare in sold out più rapidamente nella storia della Germania.



















































