Perché Cooper Flagg sarà un atleta chiave per New Balance La prima scelta al Draft 2025 è testimonial del brand

Nessuna sorpresa: Cooper Flagg è stato chiamato con la prima scelta assoluta al Draft NBA 2025 ed è un nuovo giocatore dei Dallas Mavericks. La franchigia texana contro ogni pronostico lo scorso 12 maggio ha vinto la lottery nonostante avesse solamente l’1.8% di possibilità e grazie a questo colpo di fortuna ha potuto placare l’ira dei tifosi dopo la trade con cui ha ceduto Luka Doncic ai Los Angeles Lakers. Questo perché Flagg è stato definito più o meno universalmente un giocatore generazionale, un talento che non capita spesso di incrociare. È un parere condiviso da giornalisti, giocatori ma anche brand dato che Hugo Boss lo ha nominato US Brand Ambassador fornendogli l'outfit per la serata più importante della sua vita, un completo navy blue abbinato a cravatta nera e camicia bianca. È solo un rookie ma dal momento in cui per la prima volta metterà piede su un parquet NBA, avrà tutte le attenzioni su di sé e ad oggi uno scenario possibile, se non altamente probabile, è quello che Flagg diventi il volto della lega insieme ad altri talenti generazionali come Victor Wembanyama. È quello che sperano i tifosi dei Mavs ed è quello che si auspica New Balance, il brand con cui Flagg a sorpresa ha firmato nel 2024.

Senza girarci troppo intorno: grazie a Cooper Flagg, New Balance è pronta a ritagliarsi un ruolo di primo piano nella NBA. Il brand americano è già presenta nella lega di basket numero uno al mondo con giocatori affermati come Kawhi Leonard e Jamal Murray, entrambi avevano ai piedi delle New Balance nel giorno in cui hanno vinto il titolo NBA rispettivamente con i Toronto Raptors e i Denver Nuggets. A questo va aggiunta la collaborazione con Klutch Athletics, il fashion brand fondato da Rich Paul come costola di Klutch Sports Group ovvero l’agenzia più influente di tutta la NBA fondata sempre da Rich Paul e che tra gli altri rappresenta anche LeBron James. L’accordo con Flagg si inserisce però in una dimensione differente, quella in cui New Balance per la prima volta si trova in una posizione di forza nella NBA, dove può pensare con relativa certezza di poter recitare un ruolo da assoluto protagonista nei prossimi 5/10 anni. Non esiste lega che possa garantire un’esposizione globale come la NBA: la popolarità di Flagg è destinata a crescere in maniera esponenziale e di conseguenza l'awarness intorno a New Balance. È solo questione di tempo ma arriveranno signature shoe così come collezioni dedicate alla nuova speranza del basket americano.

Intendiamoci, al contrario di quanto accaduto ai Mavericks, questo non è un colpo di fortuna. New Balance sta seguendo una politica precisa ovvero puntare con decisione su atleti che rappresentino il presente ma soprattutto il futuro di uno sport. Flagg (18 anni) era destinato ad essere la prima scelta assoluta prima ancora di giocare una partita NCAA, non era così scontato che snobbasse altri brand come Nike tanto più che nel corso della sua unica stagione con i Blue Devils di Duke sarebbe stato obbligato a calzare scarpe con lo Swoosh per via dell’accordo in esclusiva tra Nike e l'università. Ma restando nel basket New Balance ha puntato con decisione su Cameron Brink (23 anni), una delle giocatrici che ha guidato la rivoluzione estetica della WNBA. Nel tennis il legame più forte è quello con Coco Gauff (21 anni), vincitrice dell’edizione 2025 del Roland Garros ma soprattutto volto della collezione realizzata in collaborazione con Miu Miu. Nel calcio, oltre alla grande attesa per le prime produzioni con Bayer Leverkusen e Atalanta, New Balance si è legata a Bukayo Saka (23 anni) ma soprattutto è riuscita a battere la concorrenza per Endrick, il craque brasiliano classe 2006 che aspetta il proprio momento per brillare con il Real Madrid e diventare il nuovo fenomeno del calcio mondiale. L’unico caso che si distanzia da questa politica riguarda la MLB ma è una situazione più che giustificata dato che l’atleta di punta di New Balance è Shohei Ohtani (30 anni), il giocatore di baseball più famoso al mondo e titolare di uno dei contratti più ricchi di sempre nella storia della lega.

Questa generazione di atleti, nati dal 2000 in avanti, incarna alla perfezione la nuova visione di New Balance per il suo motto “We Got Now”. Questi atleti non hanno voglia di aspettare. Vogliono prendersi tutto e vogliono prenderlo ora. Sono consapevoli di avere talento e non hanno la minima intenzione di nascondere la propria personalità. Sono sfacciati, ma anche umili. Sono coscienti di avere un futuro roseo davanti a loro ma non vogliono sprecare tempo aspettando l’opportunità giusta per confermare le aspettative sul loro conto. Vogliono compiere il proprio destino e lo vogliono fare ora. New Balance ha abbracciato questa spregiudicatezza e ne ha fatto il suo punto di forza senza però cambiare il suo stile comunicativo. La narrazione resta leggera dato che la maggior parte degli spot ritrae gli atleti sorridenti e non sfigurati dalla tensione, dalla fatica e dai sacrifici.

Questo perché New Balance come filosofia aziendale ha deciso di intraprendere una strada per cui punta su pochi atleti così da poter massimizzare le attenzioni nei loro confronti. Una sorta di family business. E questo aspetto sta diventando un tratto decisivo in fase di trattativa, con atleti e agenti attratti dallo scenario in cui un brand è disposto a dedicare loro tutte le attenzioni necessarie. Nel caso specifico della NBA, per New Balance questo ha significato avere in campo sette testimonial nel corso della stagione 2024/25. Tutti entusiasti delle sneaker messe a loro disposizione, dalla Hesi Low v2s alla Fresh Foam BB v2 sino alla Kawhi 4 ovvero la signature shoe di Kawhi Leonard. Scarpe che secondo le testimonianze dirette dei giocatori sono state decisive per migliorare le loro prestazioni. Ora toccherà a Cooper Flagg portare New Balance in una nuova dimensione rendendo le sue sneaker definitivamente cool.