
Storia ed estetica del Trofeo Gamper Il simbolo del Barcellona
Dopo la vittoria della Como Cup, un’altra amichevole prestigiosa per il Como che domenica 10 agosto alle 21 affronterà il Barcellona nell’edizione 2025 del Trofeo Gamper. Prosegue quindi la scalata del club di Mirwan Suwarso all'élite del calcio europeo: la collaborazione con adidas che nella stagione 2025/26 ha portato i riflessi del lago di Como sulla nuova Home jersey, un torneo di prestigio internazionale per proseguire nella politica del luxury football ed ora l'invito ufficiale da parte del Barcellona per la partita che ufficiosamente apre la stagione dei bluagrana.
Il Trofeo Gamper è da sempre la passerella che il Barcellona utilizza per presentarsi ai suoi tifosi all’inizio di una nuova stagione. Un ultimo giro di rodaggio prima di affrontare gli impegni ufficiali di Liga, Champions League e Copa del Rey. Un evento di gala che non può essere paragonata a qualsiasi tournée in Asia o negli Stati Uniti in cui il Barcellona celebra la sua grandezza agli occhi del mondo. Ma soprattutto, un omaggio all’uomo che ha fondato il club.
La storia
Ma chi era questo Joan Gamper? All’anagrafe era registrato come Hans-Max Gamper-Haessig, commerciante svizzero nato nel 1877 a Winterthur nei pressi di Zurigo. Cambiò il suo nome in Juan Gamper dopo essersi trasferito a Barcellona per motivi lavorativi, aveva trovato lavoro come contabile presso l’azienda di trasporti locale. Il 22 ottobre 1899 pubblicò un annuncio sul giornale Los Deportes perchè cercava appassionati di calcio come lui e si proponeva di organizzare delle partite. L'equivalente dell'epoca delle attuali chat WhatsApp in cui si cerca il decimo per il calcetto ma con una portata storica con pochi eguali dato che si trattava del primissimo germoglio di quello che oggi conosciamo come Futbol Club Barcelona.
Gamper fu giocatore di quella primissima versione del Barça, era in campo il 29 novembre 1899 quando venne disputata la prima partita, poi ne divenne presidente in cinque occasioni differenti tra il 1908 e il 1925. Fu anche un direttore sportivo ante litteram dato che quando venne introdotto il professionismo nel calcio spagnolo, fu lui ad ingaggiare i primi allenatori inglesi ma soprattutto ad acquistare i giocatori che scrissero le prime pagine di storie del club, come il portiere Ricardo Zamora a cui oggi è intitolato il premio che la Liga assegna ogni anno al miglior portiere del campionato in base al rapporto tra gol subiti e partite disputate.
In seguito ad un incidente diplomatico avvenuto nel corso della dittatura del Generale Miguel Primo de Rivera, con i tifosi blaugrana che fischiarono l’inno spagnolo in occasione di un’amichevole, Gamper fu costretto all’esilio e tornò in Svizzera dove si suicidò nel 1930 in seguito al crollo finanziario dell’anno precedente che portò via ogni sua ricchezza. Il Barcellona nel 1957 pensò di intitolargli il nuovo stadio, quello che oggi conosciamo come Camp Nou ma, anche per questioni politiche, tornò ad affiliarsi a Gamper solamente nel 1966 intitolandogli un trofeo.
Il formato
Inizialmente il Trofeo Gamper era strutturato come un quadrangolare quindi con due partite di semifinale e una di finale. Le prime squadre invitate furono Anderlecht, Nantes e Colonia con i tedeschi che affrontarono in finale il Barcellona perdendo 3-1. Il formato a partita singola venne introdotto nel 1997 e da allora non è stato più modificato. In totale ad oggi si sono disputate 58 edizioni e il Barcellona ne ha vinte 46. L’unica squadra oltre ai blaugrana ad aver vinto più di una edizione del Trofeo Gamper è il Colonia (2). Sono invece 11 le squadre che hanno segnato il proprio nome almeno una volta nell’albo d’oro: Sampdoria, Juventus, Manchester City, Borussia Monchengladbach, Internacional, Újpest, Malines, Monaco, Porto, Tenerife e Valencia. Inoltre dal 2021 è stata introdotta anche la versione femminile del Trofeo Gamper, e nelle quattro edizioni disputate sino ad oggi ha sempre vinto il Barcelona Femení.
La sede
Il Gamper, come detto, è diventato negli anni la passerella del Barcellona per reintrodursi al popolo del Camp Nou ma il trofeo non si è sempre disputato nella casa dei blaugrana. L'edizione 2025 ad esempio si terrà allo Stadio Johan Cruijff dato che gli enormi lavori di ristrutturazione dello stadio non sono ancora stati completati. È la seconda edizione che si gioca in questo stadio, ovvero l’impianto utilizzato dalla squadra femminile e dalla seconda squadra maschile. Il precedente risale al 2021, durante il lockdown per la pandemia da Covid-19 quando il Barcellona affrontò la Juventus.
Un’altra sede è ovviamente l’Estadi Olímpic Lluís Companys ovvero lo stadio che il Barcellona sta utilizzando in attesa di poter tornare a giocare al Camp Nou. Qui si sono disputate le edizioni 2023 e 2024 oltre a quelle del 1990 e del 1996. Di fatto l’ultima edizione giocata al Camp Nou è quella del 2022 quando il Barcellona batté i messicani del Pumas UNAM.
Una piccola digressione necessaria: la selezione degli avversari è casuale e completamente a discrezione del club. A volte ci possono essere delle motivazioni speciali, come quando nel 2017 venne invitata la Chapecoense a pochi mesi dal disastro aereo che coinvolse la squadra nel novembre precedente e in cui morirono 71 persone. Per il resto la decisione finale spetta alla dirigenza del club che a seconda delle proprie motivazioni sceglie l’avversario. Il Como ad esempio sarà la nona squadra italiana a partecipare al torneo dopo Milan, Brescia, Sampdoria, Parma, Inter, Juventus, Roma e Napoli.
Il trofeo
Come detto, il Gamper è una partita amichevole che mette in palio un trofeo ovvero il Trofeu Joan Gamper, una coppa la cui forma non è mai cambiata nel corso degli anni al contrario dei dettagli che la compongono. Ad esempio la base in passato era realizzato con un finto marmo in cui venature bianche decoravano un fondo nero, mentre oggi la base è in tinta unita nera. Anche le scritte in oro applicate sulla base sono cambiate. Oggi compare una scritta in caps lock TROFEU JOAN GAMPER mentre in passato si aggiungeva anche il numero dell’edizione in numeri romani e anche una targa a segnalare l’anno in cui la partita era stata disputata.
Sopra a questa base è piazzato un piccolo anello zigrinato che a sua volta funge da base per il vaso dorato e lucido decorato con dei piccoli tasselli che si ripetono a intervalli regolari lungo tutta la circonferenza. Al centro il logo del Barcellona. Un trofeo che ha il pregio di non essere un oggetto pacchiano e di cattivo gusto come solo i trofei estivi sanno essere. È una coppa, il cui valore sportivo è prettamente simbolico ma con un significato emotivo con pochi eguali dato che è l’omaggio alla persona che ha fondato uno dei club più importanti al mondo.




























































