adidas e Arte Antwerp firmano la collezione della Coppa d'Africa 2025 Brahim Díaz e Benseghir l'hanno già indossata

La Coppa d’Africa 2025 prenderà il via il 21 dicembre con il match inaugurale tra il Marocco e la Nazionale delle Isole Comore. I calciatori delle varie selezioni hanno già iniziato da giorni a raggiungere i rispettivi gruppi squadra in Marocco, paese ospitante, per prepararsi al meglio agli allenamenti pre-competizione. Se, come sempre, anche quest’anno l’AFCON promette di riservare numerose sorprese sotto molteplici punti di vista, a partire da quello della competitività, tra le Nazionali più attese - oltre ovviamente a quella marocchina - la Nigeria con Victor Osimhen e Ademola Lookman rappresenta senza dubbio una delle insidie più concrete per tutti i partecipanti.

Ma, come ogni manifestazione sportiva internazionale o continentale che si rispetti, è fondamentale comprendere anche l’impatto culturale del contesto extra-calcistico: tutte quelle componenti, ad esempio estetiche, che faranno da cornice all’aspetto puramente sportivo di una competizione destinata ad accompagnarci tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026. La Coppa d’Africa genererà verosimilmente un terzo delle collezioni di moda, merchandising, delle attivazioni e di iniziative affini rispetto a quanto farà il Mondiale negli Stati Uniti previsto per la prossima estate. Si tratta comunque di aspetti che meritano un’analisi approfondita, poiché capaci di conservare e raccontare la memoria collettiva non solo della nazione ospitante, il Marocco, ma anche di tutte le Nazionali partecipanti. 

adidas e Arte Antwerp

Per il momento, la collezione che spicca maggiormente, rilasciata proprio a ridosso dell’inizio della chiamata alle armi delle Nazionali, è quella nata dalla collaborazione tra Arte Antwerp e adidas, i quali capi richiamano proprio i colori sociali della Nazionale marocchina: rosso, verde e bianco. I due brand hanno realizzato una collezione speciale ispirata ai colori del Marocco, indossata non a caso da Brahim Díaz e Eliesse Ben Seghir già nel giorno d’inizio del ritiro. Arte Antwerp è un brand fondato dal creativo Bertony Da Silva che, pur essendo nato in Belgio, ha origini angolane: un dettaglio che rende il suo contributo alla più importante competizione africana ancora più significativo.

Achraf Hakimi e JUJ

L’impatto culturale sulle città del Marocco che ospiteranno la Coppa d’Africa deriva anche dalle iniziative dei calciatori stessi, su tutti Achraf Hakimi, campione d’Europa in carica con il Paris Saint-Germain e uno dei calciatori più forti al mondo. È quasi superfluo affermare come Hakimi sia non solo il giocatore più influente e seguito della Nazionale marocchina, ma anche dell’intera Coppa d’Africa. Ed è proprio Achraf Hakimi ad aver inaugurato, in collaborazione con l’artista Hassan Hajjaj, un pop-up bar a Casablanca chiamato JUJ: un luogo che, come si legge sul profilo Instagram del locale, fonde arte, cultura calcistica e tradizione marocchina.