Su Vinted si può acquistare la tuta dei tedofori di Milano Cortina 2026 Come funziona il collezionismo ai Giochi Olimpici?

La fiamma olimpica che accenderà i Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026 sta attraversando l’Italia. Regione dopo regione, città dopo città, celebrità e sportivi stanno portando con orgoglio Essential ovvero la torcia olimpica creata dallo Studio Carlo Ratti Associati e da Cavagna Group per l’evento. Il percorso è seguito passo dopo passo e in questi giorni stiamo familiarizzando con il look dei tedofori dato che ognuno di loro indossa un completo griffato Salomon, Premium Partner di Milano Cortina 2026, bianco con dettagli gialli e arancioni: una palette di colori luminosa che impreziosisce un outfit che combina precisione tecnica e design simbolico, performance e stile. Una collezione esclusiva che non è disponibile sul mercato per l’acquisto. O per lo meno non ufficialmente.

La tuta Salomon finisce sul mercato del reselling

Una di queste tute è infatti disponibile su Vinted per un valore complessivo di €900. Il pacchetto completo prevede giacca e pantaloni abbinati oltre ad un paio di guanti, tutti capi su cui è ben visibile il logo ufficiale di Milano Cortina 2026. Un pezzo da memorabilia che incontrerà inevitabilmente l’interesse dei collezionisti ma che come detto, non dovrebbe essere disponibile per l’acquisto. In questi casi ci sono accordi, taciti oppure firmati, per cui chi riceve in dotazione i capi di abbigliamento poi non è autorizzato a metterli in vendita. Nella sua ricostruzione, MilanoToday ha contatto il venditore il quale ha risposto che la tuta non è mai stata indossata per problemi organizzativi.

I precedenti olimpici: Parigi e Tokyo

È possibile che questa resterà l’unica tuta da tedoforo in vendita ma è una questione di tempo prima che il comitato organizzativo di Milano Cortina 2026 dovrà fare i conti con il fenomeno del reselling. Basta dare un'occhiata al passato. Sia in occasione dei Giochi Olimpici di Parigi che di Tokyo si sono registrati migliaia di casi in cui i volontari hanno messo in vendita alcuni pezzi dell’abbigliamento ufficiale messo a loro disposizione. Nel 2024 era infatti molto facile imbattersi nella collezione blu turchese griffata da Decathlon per i Giochi di Parigi così come aveva creato dei problemi di sicurezza la facilità con cui si poteva reperire su Mercari, piattaforma giapponese per il reselling, i kit disegnati da Asics per i Giochi Olimpici di Tokyo. Un fenomeno a cui guarda con attenzione anche il comitato organizzatore di Los Angeles 2028, quando sarà Fanatics a mettere a disposizione le uniformi per i volontari.

Volontari, divise ufficiali e collezionismo

Secondo le stime più accurate, saranno circa 18mila i volontari impegnati nel corso dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026. A loro vanno aggiunti i dipendenti e i freelance che seguiranno da vicino entrambe le manifestazioni per creare contenuti o per questioni organizzative. Tutti loro indosseranno una seconda divisa ufficiale disegnata da Salomon: un kit di 17 elementi interconnessi tra cui una giacca outdoor, due paia di pantaloni di cui una isolante per condizioni più estreme e una più leggera per le attività quotidiane, strati intermedi, cappelli, guanti e altri elementi. In totale sono state prodotti 400mila pezzi, alcuni dei quali sono destinati a finire sui siti di reselling. È la più classica delle leggi di mercato: da una parte c'è l'offerta portata avanti da chi è disposto a correre il rischio di mettere in vendita alcuni pezzi per un profitto extra nonostante non sia autorizzato, dall'altra c'è la domanda ovvero collezionisti che sanno perfettamente come muoversi sui mercati secondari per recuperare pezzi da memorabilia che solo manifestazioni come i Giochi Olimpici sono in grado di produrre. Come ad esempio le tute ufficiali dei tedofori.