Ecco quali sono stati i migliori scarpini del 2025 Non possiamo che avere aspettative altissime per il 2026

Per salutare il 2025 abbiamo realizzato una rassegna dei migliori scarpini che abbiamo visto in uscita a partire da gennaio 2025. Una rassegna simile a quella che avevamo preparato lo scorso anno in vista del 2025, quando avevamo previsto che sarebbe stato un anno fondamentale. Oggi possiamo riconfermare quella previsione ancora più convinti: il 2026 sarà un punto di rottura ancora più importante. Arriverà infatti il Mondiale negli Stati Uniti e, per moltissimi brand, sarà un’occasione irripetibile per stupire e reinventarsi. 

Il 2025 ha però rappresentato un vero crocevia: una successione di momenti che ci ha già indicato la direzione verso cui continueranno a muoversi le strategie dei grandi brand come Nike e adidas, le dimensioni che cercherà di raggiungere un marchio come PUMA, o ancora l’approccio che adotteranno brand emergenti come Sokito, così come quello di un brand ancora relativamente inesperto nel mondo del calcio come Under Armour.

Un ulteriore aspetto che merita di essere analizzato riguarda le silhouette da calcio approdate nel mondo lifestyle. Nike, con la linea Total 90, è senza dubbio l’esempio più evidente, ma hanno fatto la loro parte anche Kappa con Acne Studios, Bikkembergs e Pompeii.

Nike 

Il 2025 di Nike si è aperto con una Tiempo e si chiude con una Tiempo. A gennaio con la Legend X Luxe, a fine novembre con la Tiempo X Legend e la nuova Tiempo Maestro, che abbiamo scoperto dal vivo con i nostri occhi a Portland, nell’headquarter del brand. Poi un revamp importante con la Nike Vapor I, con cui Cristiano Ronaldo fece l’esordio con lo Sporting Lisbona, la Nike Hypervenom Phantom e l’inaspettata fusione con l’AM95 nella Nike Superfly svelata da Mbappé. La nostalgia è stata dominante inizialmente, ma l’anno si è chiuso con una nuova tecnologia presentata proprio sulla Tiempo, modello che sembra essere quello su cui il brand punterà maggiormente nel 2026.

adidas 

Predator e F50 il focus dell'azienda tedesca che proprio come Nike ha giocato ad associare i vecchi fenomeni che indossavano adidas (come Zidane) a quelli nuovi (come Bellingham) rilasciando prima una predator elite dorata in collaborazione col francese, e poi chiudendo l'anno con una speciale edizione per l'inglese, con tanto di dettagli Brummie Blue, il colore della città di Birmingham di cui è originario Jude.   

PUMA 

Diverso è il discorso per PUMA, che ha valorizzato i modelli di punta del suo catalogo (Ultra e Future) grazie alla creatività di Colm Dillane di KidSuper, una delle collaborazioni più interessanti, soprattutto se contestualizzata nella cornice della Club World Cup, che ha funzionato come antipasto del Mondiale 2026.

Under Armour 

L’estetica sempre più innovativa e aggiornata di Under Armour non può che passare, soprattutto, attraverso gli scarpini. Il focus del brand, infatti, si è spostato dalle sponsorizzazioni con i club di calcio – l’unico club ancora oggi sponsorizzato è il Sydney FC, con cui il marchio collabora addirittura dal 2019 – alle sponsorizzazioni dirette con i calciatori.

Ma tornando agli scarpini, è proprio su di loro che Under Armour cerca di costruire parte della propria rilevanza e reputazione a livello mondiale. Il lavoro di Gabriel Bellota, Product Line Manager Footwear del brand, è finora ottimo: ampia varietà di colorazioni, modelli e piatti suola, considerando anche il fatto che Under Armour sia un marchio relativamente nuovo nel calcio e dunque non disponga di un archivio storico vero e proprio. Ed è proprio qui che trovano spazio le collaborazioni.

Vale la pena menzionare quella con Mansory, l’azienda tedesca specializzata nell’elaborazione di autovetture ad alte prestazioni, sul modello Shadow Elite 3 FG.

Mizuno

Nell’anno del 40º anniversario della Morelia, il modello più iconico di sempre tra quelli prodotti nella storia del brand, sarebbe stato impossibile non inserire la Morelia II Proto Ultra Light Japan: un pezzo di artigianato a 360 gradi, prodotto nella fabbrica del brand con sede a Osaka, proposto in un’elegante versione bianca e oro, quasi un dispiacere indossarla.

Sokito 

Come palcoscenico per il debutto, Sokito aveva scelto la Coppa d’Africa 2023; lo indossò il nigeriano William Troost-Ekong in una speciale colorazione: tomaia bianca e verde caratterizzata da un pattern ondulato ispirato al design della maglia della Nigeria e da una silhouette classica. Così si presentò il modello Scudetta, realizzato con scarti di mais, zucchero di canna, bambù e altri materiali sostenibili, come il ricino che rifinisce lo soleplate. 

Da quel momento abbiamo iniziato a conoscere Sokito come il nuovo nome fresco nel panorama degli scarpini, che nel 2025 ha realizzato una speciale versione in collaborazione con Ola Aina, sicuramente uno dei migliori scarpini visti quell’anno.

Nike Total 90 III

Siamo consapevoli che servirebbe un articolo a parte per eleggere la miglior Total 90, quindi andiamo sul sicuro con la colorazione più iconica della scarpa che ha dominato il mercato, concentrandoci esclusivamente sul settore lifestyle. Ricordiamo inoltre che, al momento, non è prevista una versione da gioco delle Nike Total 90 III. Parliamo della Gym Red, Metallic Silver e White/Gold, quelle che ci hanno riportato ai ricordi felici della nostra infanzia. Ne abbiamo parlato anche su Les Vêtements de Football – The Golden Age of Football Jerseys, l’ultimo progetto di nss sports, disponibile in vendita qui.

Bikkembergs, Pompeii, Acne Studios

E rimanendo sempre nel settore del lifestyle, ecco altri tre brand che hanno presentato progetti degni di nota: Pompeii, Bikkembergs e Acne Studios. Degni di nota soprattutto gli ultimi due: Bikkembergs, che ha riportato in auge il modello Soccer in collaborazione con Gosha Rubchinskiy, e Acne Studios, che invece ha scelto Kappa come partner per una collaborazione.