
Il monopolio di Nike nel tennis non conosce età Ma ora c'è una nuova sfida
L’edizione 2025 degli US Open ha confermato il monopolio di Nike nel tennis. Un dominio nato con Andre Agassi e Pete Sampras negli anni '90, proseguito con Roger Federer e Rafa Nadal per quella che è stata la più grande rivalità nella storia di questo sport, ed ora entrato in una nuova era grazie alle imprese di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, due fenomeni che hanno vinto 9 degli ultimi 10 tornei Slam. Anche nel tennis femminile, lo Swoosh ha saputo costruirsi una posizione di leadership dopo l'era adidas caratterizzata dai successi di Steffi Graf: il cambio della guardia è arrivato grazie a Serena Williams e Maria Sharapova e oggi prosegue grazie ai risultati eccezionali di Aryna Sabalenka, la prima donna in grado di vincere due edizioni consecutivi degli US Open dal 2014 (ovviamente con Serena Williams).
Questo successo da parte di Nike inevitabilmente è coinciso con un'influenza stilistica senza precedenti e senza eguali. Legando la propria immagine alle tenniste e ai tennisti più vincenti della propria epoca, i look di Nike sono diventati dei classici senza tempo, instant classic entrati nella storia del tennis e che ancora oggi vengono ricordati per i tagli sorprendenti e per i colori rivoluzionari. Le maglie sgargianti di Agassi, la gonna Denim di Williams, l'eleganza impeccabile di Federer a Wimbledon, i vestiti dalle forme morbide di Sharapova. Senza dimenticare l’evoluzione delle scarpe e tutta una serie di accessori come cappellini, fascette e bandane che hanno sempre permesso a Nike di essere un passo avanti rispetto alla concorrenza.
La prossima sfida per Nike consiste nel replicare quel successo estetico, sfruttando la popolarità dei tennisti contemporanei. Lo avevamo sottolineato in occasione della finale del Roland Garros quando i kit indossati dai due finalisti ci avevano deluso, come se fossero stati l'unica nota stonata di una partita leggendaria. Quanto visto a Flushing Meadows è sicuramente un passo in avanti che ha permesso a Nike di rispondere alla grande alle collezioni dei competitor. L'apice di questa ripartenza ha riguardato senza dubbio la collezione portata in campo da Naomi Osaka, la trendsetter per eccellenza di Nike. Dopo i fiocchi dell'edizione 2024 degli US Open e il look ispirato dalla Sakura visto al Roland Garros, la tennista giapponese questa volta ha rubato la scena grazie ai suoi outfit dai toni accessi decorati con diamanti e labubu.
L'obiettivo è proprio questo: realizzare capi come ad esempio la giacca argentata portata in campo da Sabalenka prima dei suoi match oppure le canotte di Alcaraz capaci di esaltare la definizione dei suoi bicipiti. Indumenti che riflettano la personalità, in campo e fuori, dei giocatori oltre che le loro qualità fisiche. A meno di scossoni, la scena mondiale del tennis sarà dominata da questi giocatori anche nei prossimi anni e per Nike sarà fondamentale trovare il giusto equilibrio tra innovazione e tradizione, eleganza e modernità. È il solo modo per rendere lo Swoosh ancora una volta un’icona di stile.




















































